La Nuova Sardegna

Sassari

Cane conteso, assolta una 42enne

di Nadia Cossu
Cane conteso, assolta una 42enne

Tradita dall’ex era andata via di casa col beagle e lui l’aveva denunciata per appropriazione indebita

17 febbraio 2022
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SASSARI. Alla fine anche il giudice ha ritenuto insussistente il reato di appropriazione indebita di un cane e ha assolto l’imputata, una donna di Roma trapiantata ad Alghero per questioni “sentimentali”, così come chiesto dallo stesso pubblico ministero Paola Manunza e dall’avvocato difensore Marco Manca.

Quel cane – con tanto di fotografie e video che lo mostravano allegro e in forma, e che la padrona aveva esibito in aula attraverso il cellulare – era un regalo che l’ex le aveva fatto perché, trascorrendo molto tempo fuori casa per lavoro, desiderava che la sua donna (che aveva lasciato Roma per andare a vivere con lui in Sardegna) avesse compagnia. Anche perché sapeva che lei – conosciuta attraverso una chat su facebook – amava moltissimo gli animali.

Ma a un certo punto, dopo pochi mesi di convivenza, l’uomo era partito in Corsica per fare la stagione. Diversi mesi lontano da Alghero, e da lei. Un po’ troppi. Tanto che la compagna, di 42 anni, aveva iniziato a insospettirsi, anche perché attraverso facebook aveva capito che lui si dava al divertimento, «con altre donne» aveva raccontato l’imputata al giudice. La 42enne, dopo esser stata tradita e in seguito “invitata” ad andarsene via di casa – mentre il compagno era ancora in Corsica – ha fatto i bagagli e ha portato via con sè anche il cane. Non prima di aver sfogato un po’ di rabbia scrivendo qualche parola sulle pareti dell’abitazione con una bomboletta spray. Quando lui, una volta tornato dalla Francia, è entrato in casa e ha visto quelle scritte, ha presentato una denuncia. Non per danneggiamento però, bensì per l’appropriazione indebita del cane. E lei è finita a processo.

In aula la donna ha voluto raccontare la sua verità. «Prima che arrivassi ad Alghero, nel 2016, lui mi annunciò di avermi fatto un regalino. Dopo qualche giorno arrivò con questo bellissimo cagnetto, un beagle di tre mesi. Nel 2017, mi disse di voler fare la stagione in Corsica: a maggio è partito e ad agosto ho scoperto che faceva il donnaiolo. L’ho raggiunto e mi son sentita dire che era finita e che dovevo andarmene da casa sua. Sono ripartita per Alghero, ho raggruppato le mie cose e me ne sono tornata a Roma. Con il cane naturalmente». Tra le lacrime, e mostrando al giudice Elena Barmina e al pm i video che ritraevano il beagle felice, la donna ha spiegato come si fosse sempre presa cura lei del cane: «Per me è tutto, è come un figlio, non portatemelo via». E all’esito del processo non solo non le è stato portato via ma è stata anche assolta.

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