Chiesa di San Sebastiano, lavori spediti
A Ozieri potrà essere presto riaperta al culto dopo decenni di chiusura
20 febbraio 2022
2 MINUTI DI LETTURA
OZIERI. Sono a buon punto i lavori, iniziati in autunno, di ristrutturazione della antica chiesetta di San Sebastiano: il primo progetto partito a Ozieri nell’ambito dell’ampia programmazione del Psl collegato al piano Cento Chiese cofinanziato dalla Cei con fondi dell’8x1000 e dalla Ras.
Progettati e diretti dall’architetto Michele Calaresu, specializzato in ristrutturazioni di edifici storici e di pregio, ed eseguiti dall’impresa Ice di Cagliari, i lavori prevedono il rifacimento del tetto e la messa in sicurezza anche dei locali e degli impianti. Un appalto del valore di 70 mila euro, non certo tra i più corposi del Psl, ma di sicuro uno dei più simbolici almeno per la cittadinanza di Ozieri.
L’opera infatti, attesa da tempo dopo anni nei quali la chiesetta è rimasta chiusa al culto a causa di numerosi problemi strutturali (infiltrazioni d’acqua ma anche il deterioramento di muri e impianti, che andavano messi a norma) renderà finalmente di nuovo fruibile la chiesetta, che è anche sede di una società religiosa.
Edificata nel Seicento (fu consacrata nel 1652) grazie al contributo della popolazione ozierese che volle ringraziare il santo per l’uscita dall’incubo della peste, San Sebastiano pur non essendo parrocchiale è stata sempre oggetto di un grande culto. E a 370 anni di distanza, quando si spera che un’altra pandemia stia per terminare o comunque affievolirsi, la riapertura della chiesa di San Sebastiano non potrà essere salutata se non con gioia da tutta la popolazione della città. (b.m.)
Progettati e diretti dall’architetto Michele Calaresu, specializzato in ristrutturazioni di edifici storici e di pregio, ed eseguiti dall’impresa Ice di Cagliari, i lavori prevedono il rifacimento del tetto e la messa in sicurezza anche dei locali e degli impianti. Un appalto del valore di 70 mila euro, non certo tra i più corposi del Psl, ma di sicuro uno dei più simbolici almeno per la cittadinanza di Ozieri.
L’opera infatti, attesa da tempo dopo anni nei quali la chiesetta è rimasta chiusa al culto a causa di numerosi problemi strutturali (infiltrazioni d’acqua ma anche il deterioramento di muri e impianti, che andavano messi a norma) renderà finalmente di nuovo fruibile la chiesetta, che è anche sede di una società religiosa.
Edificata nel Seicento (fu consacrata nel 1652) grazie al contributo della popolazione ozierese che volle ringraziare il santo per l’uscita dall’incubo della peste, San Sebastiano pur non essendo parrocchiale è stata sempre oggetto di un grande culto. E a 370 anni di distanza, quando si spera che un’altra pandemia stia per terminare o comunque affievolirsi, la riapertura della chiesa di San Sebastiano non potrà essere salutata se non con gioia da tutta la popolazione della città. (b.m.)
