In fuga per un’ora a 180 chilometri
di Gianni Bazzoni
Folle corsa di un 25enne di Pozzomaggiore bloccato dopo un lungo inseguimento. Ha speronato l’auto della Polstrada
23 febbraio 2022
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SASSARI. Non si è fermato all’alt degli agenti della polizia stradale in via Roma, e ha cominciato una folla corsa che è andata avanti per sessanta chilometri sul filo dei 180 chilometri orari: Solo la professionalità dei poliziotti impegnati nell’operazione ha evitato conseguenze gravi (per i passanti e gli altri automobilisti), anche quando in paese, a Pozzomaggiore, c’è stato uno speronamento. Alla fine il 25enne è stato bloccato e denunciato in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale. Sul suo conto anche una serie di sanzioni per eccesso di velocità e guida pericolosa che porteranno dritto alla revoca o alla sospensione della patente di guida. Che tra l’altro al giovane pare sia stata già ritirata in passato. Dovrà anche rispondere del danneggiamento dell’auto della polizia. Sono in corso una serie di accertamenti per stabilire che cosa ha spinto l’automobilista a non fermarsi all’alt e a scatenare l’incredibile fuga a tutta velocità. In particolare sono in corso le verifiche per stabilire se durante il viaggio il giovane si sia liberato di qualcosa lanciandola dall’auto.
La storia comincia all’1,30 di sabato in pieno centro cittadino. Una pattuglia della polizia stradale di Sassari è in servizio nell’ambito del piano contro le cosiddette “Stragi del sabato sera” e gli agenti decidono di fermare per un controllo la Renault monovolume che vedono in arrivo. Il conducente finge di rallentare, poi accelera improvvisamente. E comincia l’inseguimento, con la preoccupazione degli agenti di evitare conseguenze per le persone (tante le persone in giro in via Roma a quell’ora). L’auto in fuga imbocca via Duca degli Abruzzi, poi raggiunge la zona industriale di Predda Niedda e si lancia sulla 131 direzione sud.
L’operatore della pattuglia azione sirena e lampeggianti, ma non c’è niente da fare, il giovane al volante della Renault non desiste e prosegue senza mai fermarsi, nonostante le manovre della polizia stradale per indurlo a rallentare e ad accostare. All’altezza di Cossoine, con un’altra pattuglia che viene dirottata nella zona per intercettare l’auto in fuga e posiziona l’auto di servizio per creare un restringimento, il fuggitivo decide comunque di non rallentare e prosegue per Pozzomaggiore. Qui c’è la fase finale dell’inseguimento, con lo speronamento e finalmente il blocco del giovane alla guida della Renault.
Scatta l’identificazione e la perquisizione del veicolo che non fa emergere niente di particolare, anche il test dell’etilometro non fornisce dati tali da giustificare una fuga durata quasi un’ora e con una serie di pericoli gravi. Le indagini della polizia stradale proseguono.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La storia comincia all’1,30 di sabato in pieno centro cittadino. Una pattuglia della polizia stradale di Sassari è in servizio nell’ambito del piano contro le cosiddette “Stragi del sabato sera” e gli agenti decidono di fermare per un controllo la Renault monovolume che vedono in arrivo. Il conducente finge di rallentare, poi accelera improvvisamente. E comincia l’inseguimento, con la preoccupazione degli agenti di evitare conseguenze per le persone (tante le persone in giro in via Roma a quell’ora). L’auto in fuga imbocca via Duca degli Abruzzi, poi raggiunge la zona industriale di Predda Niedda e si lancia sulla 131 direzione sud.
L’operatore della pattuglia azione sirena e lampeggianti, ma non c’è niente da fare, il giovane al volante della Renault non desiste e prosegue senza mai fermarsi, nonostante le manovre della polizia stradale per indurlo a rallentare e ad accostare. All’altezza di Cossoine, con un’altra pattuglia che viene dirottata nella zona per intercettare l’auto in fuga e posiziona l’auto di servizio per creare un restringimento, il fuggitivo decide comunque di non rallentare e prosegue per Pozzomaggiore. Qui c’è la fase finale dell’inseguimento, con lo speronamento e finalmente il blocco del giovane alla guida della Renault.
Scatta l’identificazione e la perquisizione del veicolo che non fa emergere niente di particolare, anche il test dell’etilometro non fornisce dati tali da giustificare una fuga durata quasi un’ora e con una serie di pericoli gravi. Le indagini della polizia stradale proseguono.
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