Operaio trovato morto in una marmeria di Usini
di Luca Fiori
L’uomo di 52 anni potrebbe essere stato colto da un malore. La Procura ha disposto l’autopsia
27 febbraio 2022
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USINI. Si è allontanato per qualche minuto dal suo laboratorio di marmista nel centro di Usini per fare delle commissioni e quando è rientrato in marmeria ha trovato il suo collaboratore per terra, privo di sensi.
Colto dalla disperazione il titolare della storica marmeria del paese, Antonio Padiglia, 50 anni di Usini, non ci ha pensato due volte, ha caricato sulla sua macchina Vittorino Cocco, anche lui di Usini di 52 anni, e si è diretto a tutta velocità verso Sassari.
Durante il tragitto in auto verso il pronto soccorso l’uomo ha avvisato il 118 con la speranza di accelerare i soccorsi. Poco dopo mezzogiorno si è presentato sotto choc nel piazzale dell’ospedale Santissima Annunziata e chiesto l’intervento di medici e infermieri.
Accorsi verso la sua auto i soccorritori hanno provato a rianimare il 52enne, ma purtroppo per lui non c’era più niente da fare. Sono stati avvisati immediatamente i carabinieri. Al pronto soccorso sono arrivati quelli del reparto radiomobile della compagnia di Sassari, mentre in via Matteotti a Usini nella marmeria in cui si è verificata la tragedia, si sono recati i militari della stazione del paese.
Insieme ai carabinieri hanno partecipato al sopralluogo nel laboratorio della famiglia Padiglia anche gli ispettori dello Spresal, il servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Ats.
Dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che l’uomo sia stato colto da un malore improvviso. La procura della Repubblica ha comunque aperto un’inchiesta e per il momento si procede per infortunio sul lavoro. Il magistrato di turno, il sostituto procuratore Enrica Angioni ha disposto il trasferimento del corpo dell’operaio nell’istituto di patologia forense dell’università e domani dovrebbe affidare l’incarico per l’esame autoptico.
Sotto sequestro è finita anche la marmeria di via Matteotti, in attesa che carabinieri e Spresal concludano gli accertamenti sulla sicurezza del locale e inviino la relazione in Procura.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Colto dalla disperazione il titolare della storica marmeria del paese, Antonio Padiglia, 50 anni di Usini, non ci ha pensato due volte, ha caricato sulla sua macchina Vittorino Cocco, anche lui di Usini di 52 anni, e si è diretto a tutta velocità verso Sassari.
Durante il tragitto in auto verso il pronto soccorso l’uomo ha avvisato il 118 con la speranza di accelerare i soccorsi. Poco dopo mezzogiorno si è presentato sotto choc nel piazzale dell’ospedale Santissima Annunziata e chiesto l’intervento di medici e infermieri.
Accorsi verso la sua auto i soccorritori hanno provato a rianimare il 52enne, ma purtroppo per lui non c’era più niente da fare. Sono stati avvisati immediatamente i carabinieri. Al pronto soccorso sono arrivati quelli del reparto radiomobile della compagnia di Sassari, mentre in via Matteotti a Usini nella marmeria in cui si è verificata la tragedia, si sono recati i militari della stazione del paese.
Insieme ai carabinieri hanno partecipato al sopralluogo nel laboratorio della famiglia Padiglia anche gli ispettori dello Spresal, il servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Ats.
Dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che l’uomo sia stato colto da un malore improvviso. La procura della Repubblica ha comunque aperto un’inchiesta e per il momento si procede per infortunio sul lavoro. Il magistrato di turno, il sostituto procuratore Enrica Angioni ha disposto il trasferimento del corpo dell’operaio nell’istituto di patologia forense dell’università e domani dovrebbe affidare l’incarico per l’esame autoptico.
Sotto sequestro è finita anche la marmeria di via Matteotti, in attesa che carabinieri e Spresal concludano gli accertamenti sulla sicurezza del locale e inviino la relazione in Procura.
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