Ozieri, aperto il cantiere della Cittadella della carità
di Barbara Mastino
Lavori da un milione e mezzo di euro, 100mila devoluti da monsignor Becciu Il vescovo Melis: «Daremo un ulteriore aiuto a poveri e anziani della diocesi»
27 febbraio 2022
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OZIERI. Ci sono anche i 100 mila euro devoluti nel 2018 dalla Segreteria di Stato vaticana, allora retta da Angelo Becciu, ai tempi non ancora cardinale, nel fondo che ammonta complessivamente a più di un milione e 500 mila euro che sarà destinato alla realizzazione a Ozieri della Cittadella della carità. Un centro multifunzionale che ospiterà spazi per l’accoglienza e aree di inclusione, i cui lavori di realizzazione sono iniziati in questi giorni.
Lo ha annunciato ufficialmente ieri il vescovo di Ozieri monsignor Corrado Melis, presidente della Caritas diocesana, che racconta la storia di un’idea nata nel 2017 in seno alla Caritas diocesana e partita dall’analisi delle richieste di aiuto pervenute e del contesto sociale ed economico del territorio, sempre più caratterizzato dai fenomeni dell’invecchiamento, dello spopolamento, della disoccupazione giovanile, e dall’aumento di vecchie e nuove povertà, maggiormente acuiti dalle conseguenze legate alla pandemia.
La ricerca dei fondi necessari, la burocrazia e alcuni aspetti puramente tecnici hanno causato rallentamenti nelle tre fasi preliminare, definitiva ed esecutiva. «Solo nei giorni scorsi, grazie alla recente concessione di un mutuo – prosegue monsignor Melis – abbiamo potuto dare l’avvio ai lavori, che prevedono un importo complessivo per 1.580.754 euro. Il contributo di 100 mila euro che nel 2018 la Diocesi di Ozieri ha ricevuto dalla Segreteria di Stato del Vaticano tramite l’allora sostituto monsignor Angelo Becciu per la realizzazione di “opere di carità in favore dei bisognosi” è rimasto fermo in attesa del raggiungimento di una cifra adeguata per realizzare il progetto, ma ora l’intera somma sarà impiegata come previsto».
La cittadella sarà un altro tassello delle “opere-segno” della Caritas, che andrà in favore bisognosi. «Una ulteriore risposta della comunità ecclesiale alle attese dei poveri di Ozieri – dice il vescovo Melis - e che andrà ad ampliare i servizi ecclesiali che circondano la Cattedrale – Episcopio, Curia, Caritas diocesana e la cooperativa sociale Spes, e il centro Caritas interparrocchiale recentemente inaugurato e intitolato alla Beata Elisabetta Sanna, ospitando un centro servizi, uffici, un luogo per la socializzazione di anziani e persone a rischio emarginazione ed esclusione sociale, un piccolo hotel solidale per l’ospitalità di viaggiatori e di persone con difficoltà temporanee. Un luogo in cui ciascuno potrà bussare quando avrà necessità, prestare servizio, sentirsi a casa».
Non sarà semplicemente una forma di contrasto alla povertà dice ancora il vescovo, «ma anche un’opportunità occupazionale sia per la costruzione dell’edificio, il cui committente è la stessa Spes, che da sempre opera coniugando solidarietà ed imprenditorialità per creare occupazione e impatto sociale, sia per la futura gestione dei servizi che vedrà coinvolti, oltre a volontari ed operatori Caritas, anche gli “ultimi”, ma che con il lavoro, che la Spes promuove come strumento pedagogico, potranno uscire dai margini per vivere nella comunità».
Lo ha annunciato ufficialmente ieri il vescovo di Ozieri monsignor Corrado Melis, presidente della Caritas diocesana, che racconta la storia di un’idea nata nel 2017 in seno alla Caritas diocesana e partita dall’analisi delle richieste di aiuto pervenute e del contesto sociale ed economico del territorio, sempre più caratterizzato dai fenomeni dell’invecchiamento, dello spopolamento, della disoccupazione giovanile, e dall’aumento di vecchie e nuove povertà, maggiormente acuiti dalle conseguenze legate alla pandemia.
La ricerca dei fondi necessari, la burocrazia e alcuni aspetti puramente tecnici hanno causato rallentamenti nelle tre fasi preliminare, definitiva ed esecutiva. «Solo nei giorni scorsi, grazie alla recente concessione di un mutuo – prosegue monsignor Melis – abbiamo potuto dare l’avvio ai lavori, che prevedono un importo complessivo per 1.580.754 euro. Il contributo di 100 mila euro che nel 2018 la Diocesi di Ozieri ha ricevuto dalla Segreteria di Stato del Vaticano tramite l’allora sostituto monsignor Angelo Becciu per la realizzazione di “opere di carità in favore dei bisognosi” è rimasto fermo in attesa del raggiungimento di una cifra adeguata per realizzare il progetto, ma ora l’intera somma sarà impiegata come previsto».
La cittadella sarà un altro tassello delle “opere-segno” della Caritas, che andrà in favore bisognosi. «Una ulteriore risposta della comunità ecclesiale alle attese dei poveri di Ozieri – dice il vescovo Melis - e che andrà ad ampliare i servizi ecclesiali che circondano la Cattedrale – Episcopio, Curia, Caritas diocesana e la cooperativa sociale Spes, e il centro Caritas interparrocchiale recentemente inaugurato e intitolato alla Beata Elisabetta Sanna, ospitando un centro servizi, uffici, un luogo per la socializzazione di anziani e persone a rischio emarginazione ed esclusione sociale, un piccolo hotel solidale per l’ospitalità di viaggiatori e di persone con difficoltà temporanee. Un luogo in cui ciascuno potrà bussare quando avrà necessità, prestare servizio, sentirsi a casa».
Non sarà semplicemente una forma di contrasto alla povertà dice ancora il vescovo, «ma anche un’opportunità occupazionale sia per la costruzione dell’edificio, il cui committente è la stessa Spes, che da sempre opera coniugando solidarietà ed imprenditorialità per creare occupazione e impatto sociale, sia per la futura gestione dei servizi che vedrà coinvolti, oltre a volontari ed operatori Caritas, anche gli “ultimi”, ma che con il lavoro, che la Spes promuove come strumento pedagogico, potranno uscire dai margini per vivere nella comunità».