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Sassari

Ittiri, al via l’occupazione pacifica in difesa dell’ospedale Alivesi

Ittiri, al via l’occupazione pacifica in difesa dell’ospedale Alivesi

ITTIRI. Con la sistemazione del gazebo all'ingresso del presidio ospedaliero, ha preso avvio la campagna, programmata e senza tregua, in difesa dell’Alivesi. Nella mattinata di ieri, infatti, il...

02 marzo 2022
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ITTIRI. Con la sistemazione del gazebo all'ingresso del presidio ospedaliero, ha preso avvio la campagna, programmata e senza tregua, in difesa dell’Alivesi. Nella mattinata di ieri, infatti, il piazzale antistante il nosocomio ha visto la partecipazione di volontari che, in maniera pacifica hanno occupato la struttura di via ospedale. In precedenza l’amministrazione comunale aveva diramato un comunicato con il quale si informavano i cittadini che «È iniziata, oggi (ieri, ndc), alle 9.30, così come deciso, sabato 26 febbraio, durante l’assemblea pubblica territoriale, l’occupazione pacifica dell'ospedale Alivesi».

«Con questa iniziativa – si legge nella nota – si intende manifestare, ancora una volta, la disapprovazione dell’amministrazione comunale, ma in generale, di tutta la comunità, per la chiusura del reparto di lungodegenza e lo spostamento del personale sanitario in altre strutture. Tutti i cittadini – continua il documento – a prendere parte all'occupazione e far sentire così il proprio dissenso per l’illegittima e irresponsabile chiusura».

Intanto sono in tanti ad apporre la propria firma sullo striscione con la scritta “L’Alivesi non si tocca” che accompagna le manifestazioni di protesta contro un reparto, la lungodegenza, punto di riferimento dell'assistenza sanitaria del territorio.

Il clima che si respira in città fa presagire una dura lotta per la riapertura e il potenziamento di una struttura che gli ittiresi, e non solo, sentono come un bene primario da salvaguardare mettendo in campo tutte le possibili iniziative democratiche, mirate a far recedere la, Regione e l’assessorato alla Sanità, da posizioni il cui unico e disastroso risultato è la negazione di una sanità dovuta e innegabile.

Vincenzo Masia



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