La Nuova Sardegna

Sassari

Mattatoio di Sassari, tutto pronto dopo 25 anni di attesa

di Giovanni Bua
Mattatoio di Sassari, tutto pronto dopo 25 anni di attesa

Manca solo il nulla osta dell’Ats per mettere in funzione l’impianto consortile. Arru: «Subito una gestione sperimentale e poi un bando adatto ai tempi»

03 marzo 2022
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SASSARI. Manca solo il nulla osta dell’Ats per avviare gli impianti del Mattatoio di Truncu Reale, una delle più clamorose e antiche incompiute del Sassarese. I lavori nella struttura sono stati consegnati l’8 gennaio 2021, e lo stato finale sottoscritto il 10 marzo. E da allora è iniziato l’iter per l’avviamento, arrivato ora all’ultimo miglio. Con il Comune a caccia della formula per affiancare la Cogemat (che ha realizzato l’impianto) in una gestione sperimentale di medio termine, con operatori del territorio, e nel mentre “limare” l’avviso definitivo per affidare la gestione dell’impianto.

Un percorso ancora ricco di ostacoli insomma, con il primo che va però “saltato” subito: la messa in opera del mattatoio. Già una volta nel 2012, l’opera era stata finita e immediatamente saccheggiata dai ladri. «Un errore che non ripeteremo». Parole dell’assessora Rosanna Arru, ieri a Truncu Reale insieme alla commissione Lavori Pubblici, presieduta da Manuel Alivesi, per un sopralluogo nel mattatoio consortile, costato fino ad ora quasi sei milioni di fondi regionali. «Si tratta di un’opera molto cara alla nostra Amministrazione – sottolinea Alivesi – non solo per la sua importanza per l’intero Territorio ma anche la sua incredibile gestazione ultra ventennale. Siamo di fronte alla regina di tutte le incompiute, tra le opere in corso a Sassari. Oggi siamo alle battute finali dopo un deciso avvio da parte della nostra Amministrazione che ha dato concreto impulso a tutti gli atti necessari per il suo completamento».

Ed effettivamente, dopo l’ultima conferenza dei servizi del 22 luglio 2021 tutti gli Enti intervenuti, l’impresa Cogemat, il Comune ed il Consorzio Industriale hanno dato esito positivo e il via libera all’impianto con la sola eccezione dell’Ats, che ha chiesto due integrazioni (ricevute) all’impresa, e di cui ancora si attende il nulla osta. «Con decisione sollecitiamo ancora una volta l’Ats – chiude Alivesi – affinché provveda a rilasciare il parere richiesto».

Una volta arrivato il parere il lavoro non mancherà di certo. «Adesso la palla passa alle forze economiche territoriali – sottolinea l’assessora Rosanna Arru – chiamate ad assumersi l’onere di una gestione efficiente ed economicamente valida, forze che sono presenti e vanno incoraggiate a sviluppare il settore. L’idea è quella di una struttura consortile al servizio di tutti i produttori agro-zootecnici della Nurra e del territorio del Nord-Ovest, in un quadro produttivo profondamente mutato da quando l’idea della struttura ha iniziato a muovere i primi passi nel 1997. Per questo abbiamo deciso di prendere tutto il tempo necessario a fare le dovute valutazioni, a impianto in opera, e predisporre il miglior bando di gestione possibile».

Per farlo il Comune ha chiesto alla Cogemat (che per contratto ha la gestione di due mesi dell’impianto per predisporne l’avvio) di allungare i tempi, con una formula ancora da definire e con l’appoggio di partner del territorio. «Stiamo studiando i dettagli – spiega Arru – ma questa è la strada migliore. Sia il quadro economico e produttivo del territorio, che le priorità sono cambiate. Ad esempio questo impianto metterà al primo posto l’economia circolare, concetto che 20 anni fa nemmeno esisteva. C’è poi da capire come un impianto del genere possa aiutare le piccole realtà, senza spazzarle via».



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