La Nuova Sardegna

Sassari

Non perseguitò una minore prosciolto 73enne di Usini

di Nadia Cossu
Non perseguitò una minore prosciolto 73enne di Usini

Per il giudice De Luca non ci sono elementi idonei a sostenere l’accusa di stalking L’uomo comparirà davanti al gup anche per una presunta violenza sessuale

04 marzo 2022
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SASSARI. È arrivata una sentenza di non luogo a procedere nei confronti di Alfredo Piras, il 73enne di Usini accusato di stalking nei confronti di una ragazzina del paese. Il giudice dell’udienza preliminare Sergio De Luca, accogliendo la richiesta dell’avvocato difensore Sabina Useli, ha prosciolto due giorni fa l’anziano che si porta dietro un precedente giudiziario pesante.

Il 73enne era infatti tornato a Usini dopo aver scontato la condanna per l’omicidio di un musicista, ucciso nel 2005 con cinquanta coltellate nella sua casa di Campo de’ Fiori, a Roma. Piras aveva detto di aver ammazzato quell’uomo – che aveva conosciuto agli “alcolisti anonimi” – per legittima difesa dopo una lite legata a motivi di denaro. Nel 2017, dopo dodici anni di detenzione nel carcere di Orvieto, Piras era rientrato nel suo paese, a Usini, e qui la comunità lo aveva aiutato a reintegrarsi. Gli era stato persino offerto un lavoro: pulizia di strade e locali in cambio di qualche soldo che gli avrebbe consentito di tornare a vivere e riassaporare la libertà. Ma a luglio del 2021 la Procura di Sassari gli ha notificato una chiusura di indagini per atti persecutori nei confronti di una diciassettenne. Le molestie ai danni della vittima sarebbero consistite in appostamenti «a cadenza quotidiana – scriveva il pubblico ministero Ermanno Cattaneo nel 415 bis – fuori dalla casa della minore, in più occasioni la seguiva per strada fino alla sua abitazione». Una volta Piras l’avrebbe avvicinata «chiedendole di andare a casa sua a prendere dei cioccolatini». Mentre in un’altra occasione «nell’estate 2020, mentre la minore si trovava in compagnia di coetanei in un locale di Usini, la fissava insistentemente». Per arrivare a giugno dello scorso anno quando Piras sarebbe persino entrato nel cortile di casa della vittima. Da qui la richiesta di rinvio a giudizio. Ma al termine dell’udienza preliminare il giudice, ritenendo che non ci fossero gli elementi che definiscono la fattispecie del reato contestato, ha decretato il non luogo a procedere nei suoi confronti.

Le vicissitudini giudiziarie per il 73enne non si chiudono però con questo proscioglimento. L’uomo è infatti imputato anche di violenza sessuale nei confronti di una donna disabile. Il gup dovrà pronunciarsi in merito a questo reato la prossima settimana.

A gennaio del 2021 si sarebbe avvicinato a una donna nel cimitero di Usini e dopo averle abbassato la mascherina le avrebbe dato un bacio sulla bocca, contro la sua volontà. La donna aveva rimesso la querela ma il procedimento è andato avanti d’ufficio. Ad aprile a Piras era anche arrivato l’avvertimento del questore di Sassari che parlando di «allarmante personalità connotata dalla manifesta incapacità di autodisciplina e controllo delle pulsioni antigiuridiche» lo aveva formalmente “invitato” «a tenere una condotta conforme alla legge».



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