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Sassari, un Pronto soccorso più grande e veloce: al via il progetto

di Luigi Soriga
Sassari, un Pronto soccorso più grande e veloce: al via il progetto

Finanziato con 2 milioni e mezzo di euro il preliminare. Stanze ampie per tanti pazienti, triage rapidi, meno attese

05 marzo 2022
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SASSARI. In attesa della realizzazione del nuovo ospedale e aspettando sempre che la rete territoriale sia più efficiente, l’Aou di Sassari ha provato a portarsi avanti con il lavoro concependo una nuova idea di pronto soccorso. Il progetto preliminare è pronto e la Regione ha già stanziato 2 milioni 379mila euro per trasformare quelle carte in realtà. Naturalmente si tratta solo di una prima tranche, dal momento che occorreranno altri 4 milioni per coprire i costi dell’intera opera. Si tratta di un consistente ampliamento della struttura esistente e di una diversa concezione logistica e organizzativa.

«Se l’iter andrà spedito – spiegano il direttore generale dell’Aou Antonio Spano e il direttore sanitario Franco Bandiera – anche i tempi saranno brevi. Non ci sarà bisogno di bandire una gara d’appalto, e una volta approvato il progetto definitivo e ricevute le risorse necessarie, contiamo di far partire il cantiere dopo l’estate». L’obiettivo è quello di abbattere nel possibile i tempi di attesa per i pazienti, che ultimamente, dopo l’emergenza Covid, sono divenuti insostenibili. Parliamo anche di 10 o 12 ore per un codice giallo, e di 14 ore e oltre per i verdi.

Il sistema di gestione degli accessi sarà più snello e si parte proprio dal triage. All’attuale infermiere verrà affiancato un medico, che avrà il compito di indirizzare direttamente il paziente al reparto o alla specialistica di pertinenza. In questo modo si evita la perdita di tempo per l’utente di una doppia valutazione al pronto soccorso, prima dall’infermiere (attribuzione codice) e poi dal medico di turno. E quest’ultimo, sul quale ricade una enorme mole di lavoro e rappresenta l’imbuto che allunga i tempi attesa, potrà dedicarsi alla gestione delle patologie. Se a qualcuno è capitata la sfortuna di rivolgersi al pronto soccorso per un trauma, avrà provato sulla propria pelle la macchinosa trafila. Ingresso, triage, attribuzione codice, poi medico che prescrive accertamento radiografico, Radiologia, ancora medico del pronto soccorso, dopodiché Ortopedia, ancora rientro in pronto soccorso e solo allora dimissione. Ecco, questo percorso dovrà essere reso più rapido.

Il progetto supererà anche la vecchia concezione del pronto soccorso concepito con tanti piccoli box riservati a un solo paziente. Le stanzette verranno sostituite da locali più ampi per i codici gialli e i codici verdi, con i posti letto apparecchiati a margherita, con una zona di osservazione centrale dedicata al medico. Gli consentirà di gestire più utenti contemporaneamente, e non doversi spostare di continuo da un box all’altro. Nel nuovo pronto soccorso sono previsti 20 posti letto in più, e una compartimentazione tra area pulita e area covid in caso di una nuova pandemia. Ci sarà una zona pediatrica riservata ai bambini, e la sala gessi, che in questo momento si trova al sesto piano del Santissima Annunziata, verrà ospitata all’interno del pronto soccorso. Meno movimentazione di pazienti ci sarà, e meno tempo e risorse verranno sprecate.

Un’altra novità è la realizzazione dell’ambulatorio rosa dedicato alle vittime di violenza, e anche una stanza per i pazienti in stato di agitazione emotiva. Il personale attualmente conta 23 medici, 42 infermieri e 18 oss in Pronto soccorso e altri 9 medici, 13 infermieri e 8 oss per la Medicina d’urgenza. Un organico che sulla carta rispetterebbe i parametri, ma che di fatto è insufficiente a farsi carico di una mole di utenza spropositata e molto spesso impropria. Col nuovo progetto e con i posti letto aggiuntivi, il personale dovrà essere potenziato.
 

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