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Sassari

Sassari, l’ex consigliera comunale: «Le mie corse a ostacoli tra inciviltà e disinteresse»

di Luca Fiori
Sassari, l’ex consigliera comunale: «Le mie corse a ostacoli tra inciviltà e disinteresse»

Francesca Arcadu racconta i disagi quotidiani in auto e a piedi. Scoperto un automobilista che ha falsificato il contrassegno per gli invalidi

09 marzo 2022
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SASSARI. «A volte mi capita di uscire di casa e di non riuscire a raggiungere lo sportello del bancomat o il supermercato, perché qualcuno ha posteggiato la macchina in prossimità dello scivolo per i disabili o ha occupato buona parte del marciapiede con le ruote e io con la mia carrozzina non riesco a passare».

In quei casi Francesca Arcadu, ex consigliera comunale e vice presidente dell’Unione italiana per la lotta alla distrofia muscolare, reagisce in due modi. «Qualche volta riesco a trattenermi - racconta - e a essere anche molto didattica e allora spiego a chi mi trovo davanti che ostruire il passaggio o occupare uno stallo riservato ai disabili può creare disagi e anche pericoli. Altre volte sono meno diplomatica e reagisco in modo più diretto».

Nel 2021 sono state 845 le persone sanzionate in città dalla polizia locale per sosta selvaggia negli stalli riservati agli invalidi. Un record negativo se confrontato con quello degli anni precedenti, quando le sanzioni furono circa la metà (355 nel 2020, 406 nel 2019 e 469 nel 2018). Durante i controlli quotidiani a tutela di chi ha diritto di trovare gli stalli riservati vuoti e quindi poterne usufruire, gli agenti del comando di via Carlo Felice qualche giorno fa si sono imbattuti in un automobilista che aveva addirittura contraffatto un contrassegno per persone con disabilità per poter parcheggiare negli stalli riservati ai disabili. L’uomo dovrà rispondere dell’illecito amministrativo, ma anche dei reati di falsità materiale e sostituzione di persona che prevedono fino a due anni di reclusione.

Il contrassegno era infatti scansionato nonostante avesse timbro e stemma del Comune di Sassari, la data di scadenza aveva le cifre sovrapposte e con colori differenti rispetto allo sfondo nella parte frontale come pure la titolarità, la fotografia e la firma con colori differenti rispetto allo sfondo, nel retro. Dopo un breve controllo gli agenti hanno scoperto che era il contrassegno di un’altra persona che era stato falsificato.

«Credo che questi due anni di convivenza con il Covid - spiega Francesca Arcadu - ci abbiano resi peggiori. Il menefreghismo e l’inciviltà delle persone sono aumentati - aggiunge - nonostante le campagne periodiche del Comune e i controlli della polizia locale. Personalmente mi ritrovo quotidianamente - aggiunge la vice presidente dell’Uildm - a combattere con l’insensibilità della gente a dovermi inventare percorsi nuovi quando mi trovo la strada ostruita. Mi capita sia quando mi muovo con la carrozzina sui marciapiedi nel mio quartiere, che quando mi trovo al volante. Ci sono delle zone della città - aggiunge - specialmente dove è più difficile trovare posteggio come in centro, in cui i casi di inciviltà sono più frequenti. La risposta di chi occupa senza diritto uno stallo riservato a chi ha una disabilità o ostruisce uno scivolo - prosegue Francesca Arcadu - è sempre la stessa, spiazzante e fastidiosa: “Ero qui da soli cinque minuti”. Minuti, ore delle nostre vite - conclude - che noi disabili, per colpa degli incivili, dobbiamo buttare nella ricerca di un altro stallo libero o di un percorso alternativo».

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