La Nuova Sardegna

Sassari

«Energia, il governo ci coinvolga»

di Gavino Masia
«Energia, il governo ci coinvolga»

Il sindaco Massimo Mulas: la nostra città ha tutte le infrastrutture necessarie per affrontare la crisi

12 marzo 2022
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PORTO TORRES. La discussione sulle prospettive che riguardano gli investimenti energetici nel territorio del nord ovest dell’Isola - su cui tanto si era dibattuto negli ultimi mesi - per il sindaco Massimo Mulas si è ora trasformata in una vera e propria emergenza nazionale. In pochi giorni sono infatti cambiati scenari, prospettive e priorità. E tutto il continente europeo, già mutato e sconvolto dalla pandemia deve riorganizzarsi per affrontare un nuovo evento carico di incognite anche sulle risorse energetiche. «Il governo – spiega il primo cittadino – deve compiere un passaggio fondamentale: mappare caratteristiche, vocazioni e risorse di tutte le aree industriali presenti in Italia, per avviare una programmazione ampia e puntuale degli interventi. In questo piano Porto Torres può soddisfare diverse esigenze: ha un porto industriale allestito e funzionale, un retroporto in grado di ospitare le attività legate all'approvvigionamento energetico, una centrale di Fiume Santo infrastrutturata per il trattamento del carbone e duemila ettari di area che in gran parte possono essere utilizzati per le rinnovabili o da riconvertire secondo le necessità». Un territorio a grande vocazione industriale, insomma, che per oltre mezzo secolo ha rappresentato una frontiera del lavoro per migliaia di manodopera sarda e non solo. «A questo si aggiungono le competenze professionali e imprenditoriali maturate in decenni di attività industriale – aggiunge Mulas –, ovvero un patrimonio materiale e immateriale che mettiamo a disposizione del Paese con il coinvolgimento attivo della comunità, degli attori e delle imprese locali. E’ arrivato il momento di dare un taglio alla discussione sull'argomento e prendere decisioni urgenti e immediate. Non è più il tempo delle chiacchiere, ora è quello dei fatti. Porto Torres ha le potenzialità per candidarsi ad accogliere tutte le soluzioni possibili per gestire l'emergenza, a partire dal varo del rigassificatore a mare».

Il sindaco ricorda inoltre che nel suo programma la preferenza era per altro tipo progetti (rigassificatore a terra, ndc), ma il momento storico richiede un approccio e una disponibilità diversi. «L’aspetto fondamentale – precisa Mulas – è che abbiamo sempre detto che non avremmo accettato soluzioni calate dall'alto, senza il nostro consenso: oggi siamo pronti a partecipare attivamente e senza pregiudizi alla definizione delle politiche energetiche che riguardano il nostro territorio. Abbiamo le infrastrutture necessarie per accogliere gli interventi necessari al repentino adeguamento dei modelli energetici. E vogliamo anche condividere idee, visioni e competenze per realizzarli. Non vorremmo che si moltiplichino tavoli di discussione che sembrano più rivolti a tutelare interessi che a risolvere i problemi».

La comunità è disposta a fare l’interesse di tutta l’Italia, «ribadendo che abbiamo le strutture per ospitare quegli interventi urgenti ed emergenziali per scongiurare razionamenti energetici e limitazioni che metterebbero in ginocchio il Paese. È il momento della responsabilità e la Sardegna è pronta a fare la sua parte».

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