La Nuova Sardegna

Sassari

Salute mentale, protesta davanti alla sede dell’Assl

Salute mentale, protesta davanti alla sede dell’Assl

Sindacati e lavoratori della GeNa e della Coop Elleuno chiedono certezze «Un tavolo regionale per definire le tariffe alle strutture di assistenza private»

12 marzo 2022
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Basta con gli stipendi in ritardo, l’incertezza sul futuro, ma basta anche con la disattenzione verso la riabilitazione e l’assistenza al malati psichiatrici. Ieri mattina, davanti alla sede dell’Assl in via Catalocchino è questo che hanno chiesto i sindacati e i lavoratori della Gena e della coop Elleuno, e i genitori di pazienti che hanno voluto solidarizzare con loro. La manifestazione di protesta, con bandiere e striscioni che urlavano la rabbia e la stanchezza di chi lotta per il posto di lavoro, è stata indetta da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl . Ma non è stata solo una protesta di piazza: i segretari delle tre organizzazioni sindacali hanno incontrato il direttore sanitario dell’Assl Vito La Spina per chiedere l’immediata attivazione di un tavolo regionale con azienda sanitaria, Ares, e assessore regionale alla Sanità sulla questione delle tariffe per le prestazioni ,che la GeNa garantisce in regime di convenzione con la Regione, e una nuova gara di appalto per l’assistenza ai pazienti delle strutture psichiatriche di Ploaghe e Rizzeddu.

A dar manforte, partecipando all’incontro, anche i consiglieri regionali del centrosinistra Gianfranco Ganau, Antonio Piu e Gian Franco Satta che si sono impegnati a interessare l’assessorato alla Sanità e la commissione sanità regionale, per aprire il tavolo regionale sulla riorganizzazione del sistema della riabilitazione e della salute mentale.

«Duecento famiglie da troppo tempo vivono con l’incubo di acconti stipendio, quando va bene, o con l'incertezza sul futuro – ha denunciato Piu. «Ho già inviato una lettera al presidente Michele Pais per chiedere un incontro con l’assessore regionale alla Sanità, i rappresentanti di Ares e delle altre aziende sanitarie e i rappresentanti dei lavoratori, per analizzare e individuare tutte le soluzioni utili possibili». I sindacati avevano chiesto un incontro al direttore generale dell’Assl, Flavio Sensi, che però non ha partecipato. Un’assenza stigmatizzata da Toto Terrosu e Antonio Canalis, Antonio Monni e Augusto Ogana, che hanno parlato di «scarsa sensibilità» dimostrata nei confronti di lavoratrici e lavoratori. «Dal direttore sanitario La Spina abbiamo comunque ricevuto la disponibilità a seguire e condividere ogni iniziativa – affermano i dirigenti sindacali –, anche se non ha nascosto le difficoltà, legate a un sistema complesso come è quello dell’Ares. La giunta regionale e l'assessore Nieddu devono agire sul sistema privato convenzionato in modo tale da garantire sia i livelli di assistenza, sia quelli occupazionali e le condizioni salariali». E lunedì 14 la protesta continua: appuntamento sempre all’Assl per incontrare Sensi. (p.f.)



In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative