La Nuova Sardegna

Sassari

Due morti in un mese, in città è allarme eroina

Due morti in un mese, in città è allarme eroina

Al Pronto soccorso diversi casi di persone in overdose nelle ultime settimane Le indagini portano allo spaccio controllato dai nigeriani nel centro storico

14 marzo 2022
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SASSARI. Due morti per overdose in poco più di un mese, che si uniscono a tanti, troppi casi segnalati e diversi morti evitati per un pelo. È abbastanza per fare alzare il livello di guardia in città, anche perché sembrava che i tempi bui dell’eroina che girava per la città facendo danni incalcolabili fossero finiti. Invece le forze dell’ordine si stanno trovando di fronte a un fenomeno preoccupante che non può essere trascurato, specie dopo quanto avvenuto sabato sera.

Il Pronto soccorso si è trovato a che fare con due persone trasportate in condizioni critiche nel giro di poche ore e uno non ce l’ha fatta. Si trattava di un uomo residente nel quartiere di Santa Maria di Pisa, S.V., di 35 anni, che è stato trasportato da un’ambulanza del 118 già in arresto cardiaco ed è deceduto senza che i tentativi per rianimarlo potessero avere esito. È andata meglio a un’altra persona residente nel centro storico, che è stata trasportata al Pronto soccorso a poca distanza di tempo in condizioni gravi ma questa volta i soccorsi sono arrivati giusto in tempo per salvargli la vita. Un campanello d’allarme forte perché questi due casi seguono quello, eclatante, avvenuto alla fine di gennaio nella stazione ferroviaria, con la morte di un giovane di poco più di vent’anni in uno dei bagni pubblici dell’edificio. Anche in quel caso, non si era trattato purtroppo di un episodio isolato: negli stessi giorni, infatti, altre due persone erano state salvate per un pelo grazie al Narcan, il farmaco utilizzato in queste situazioni d’emergenza che se somministrato nel giro di pochi minuti può salvare la vita.

A questo punto si pone il problema di come inquadrare il fenomeno. Scartata l’ipotesi di una coincidenza, la paura è quella che in città sia arrivata una partita eroina tagliata male, magari smerciata dallo stesso pusher vista il ridotto lasso di tempo nel quale le due persone sono arrivate al Pronto soccorso. Questi ultimi due episodi potrebbero così inserirsi all’interno dell’inchiesta che la Procura della Repubblica aveva aperto dopo la morte del giovane alla Stazione. In quella occasione il sostituto Giovanni Porcheddu aveva disposto l’acquisizione delle immagini della videosorveglianza per capire se potessero fornire dei particolari utili alle indagini. Il percorso sembra comunque portare a quello che purtroppo succede ogni giorno nelle vie del centro storico basso, dove bande di nigeriani spacciano droga a tutte le ore del giorno e della notte utilizzando un sistema di vedette con le quali monitorano il passaggio nei vicoli.

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