Foto per perseguitare la ex, stalker condannato
Due anni e 8 mesi di carcere a un 50enne che seguiva la vittima e il nuovo compagno e li fotografava
18 marzo 2022
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SASSARI. Una volta era entrato nella camera da letto dove lei si trovava insieme al nuovo compagno e con il cellulare aveva scattato delle fotografie alla coppia.
Esasperata dall’atteggiamento ossessivo e minaccioso del suo ex la donna aveva presentato una denuncia per stalking. Ieri mattina il giudice Mauro Pusceddu ha condannato l’uomo, un 50enne residente in un paese della provincia di Sassari, a due anni e otto mesi di carcere.
In aula durante il processo la donna, assistita dagli avvocati Claudio Mastandrea e Antonella Spanu, aveva raccontato di quel tormentato rapporto con l’ex compagno e padre dei suoi due figli che le aveva reso la vita impossibile. L’uomo, secondo le accuse, aveva costretto l’ex moglie a cambiare casa e a stabilirsi per un periodo in albergo. Almeno cinque gli episodi contestati dal sostituto procuratore Maria Paola Asara, tutti commessi tra settembre e dicembre del 2015. Le foto con il cellulare erano uno degli atti persecutori preferiti dall’imputato. Una volta era entrato in ristorante - dove la coppia stava cenando - e aveva scattato delle foto pronunciando poi la frase «Beccati, adesso ci divertiamo». In un’altra occasione, ai giardini pubblici, dopo aver seguito gli spostamenti della donna le rivolgeva frasi del tipo «salutate mamma che ha un nuovo amichetto - rivolgendosi ai figli - e adesso va a coricarsi con un nuovo amichetto». Le persecuzioni erano rivolte anche al nuovo compagno della vittima al quale, secondo la Procura, avrebbe detto in una piazza: «Ho la tremarella, devi sparire entro due minuti sennò non sai cosa ti faccio. Ti dò due minuti di tempo per andartene». E poi telefonate, messaggi alla ex e un post su Facebook con minacce dirette al compagno della donna e anche fotografie che li ritraevano insieme. (l.f.)
Esasperata dall’atteggiamento ossessivo e minaccioso del suo ex la donna aveva presentato una denuncia per stalking. Ieri mattina il giudice Mauro Pusceddu ha condannato l’uomo, un 50enne residente in un paese della provincia di Sassari, a due anni e otto mesi di carcere.
In aula durante il processo la donna, assistita dagli avvocati Claudio Mastandrea e Antonella Spanu, aveva raccontato di quel tormentato rapporto con l’ex compagno e padre dei suoi due figli che le aveva reso la vita impossibile. L’uomo, secondo le accuse, aveva costretto l’ex moglie a cambiare casa e a stabilirsi per un periodo in albergo. Almeno cinque gli episodi contestati dal sostituto procuratore Maria Paola Asara, tutti commessi tra settembre e dicembre del 2015. Le foto con il cellulare erano uno degli atti persecutori preferiti dall’imputato. Una volta era entrato in ristorante - dove la coppia stava cenando - e aveva scattato delle foto pronunciando poi la frase «Beccati, adesso ci divertiamo». In un’altra occasione, ai giardini pubblici, dopo aver seguito gli spostamenti della donna le rivolgeva frasi del tipo «salutate mamma che ha un nuovo amichetto - rivolgendosi ai figli - e adesso va a coricarsi con un nuovo amichetto». Le persecuzioni erano rivolte anche al nuovo compagno della vittima al quale, secondo la Procura, avrebbe detto in una piazza: «Ho la tremarella, devi sparire entro due minuti sennò non sai cosa ti faccio. Ti dò due minuti di tempo per andartene». E poi telefonate, messaggi alla ex e un post su Facebook con minacce dirette al compagno della donna e anche fotografie che li ritraevano insieme. (l.f.)
