La Nuova Sardegna

Sassari

Via al piano contro l’erosione

di Gavino Masia
Via al piano contro l’erosione

La giunta approva il progetto preliminare per mettere in sicurezza tredici aree della costa

18 marzo 2022
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PORTO TORRES. Un progetto preliminare degli interventi di messa in sicurezza di alcuni tratti delle falesie tra Balai vicino e Abbacurrente - con la manutenzione e il potenziamento delle opere a difesa a mare nel lungomare di Balai – con un finanziamento di 9 milioni e 300mila euro.

Il progetto è stato approvato dalla giunta comunale e prevede un intervento complessivo per mitigare gli effetti dell’erosione costiera che interessa tutto il litorale orientale dalle Acque dolci a Platamona. Nelle fasi preliminari alla progettazione è stata infatti effettuata un’attenta analisi della fascia costiera valutando anche gli strumenti conoscitivi e di pianificazione di cui è dotata la Regione: il Piano di assetto idrogeologico, il Piano azione coste e lo Studio di fattibilità per la realizzazione degli interventi necessari alla difesa delle coste dell’assessorato regionale ai Lavori pubblici.

Per identificare i rischi e le cause dell'erosione sono stati esaminati gli interventi già eseguiti o finanziati nel litorale di Porto Torres e fatta una ricognizione sul campo dei circa trenta chilometri di costa con sopralluoghi e rilievi effettuati attraverso il drone. Il progetto è stato sviluppato secondo un approccio integrato: non sono previste solo opere pubbliche ma anche azioni, prescrizioni e regole che disciplineranno la presenza dell'uomo e il modo di fruire degli arenili. Il quadro complessivo prevede tredici aree dove sono stati previsti interventi strutturali e azioni di buona gestione della fascia costiera. Si è inoltre previsto un complesso piano delle indagini geognostiche e ambientali propedeutico alle fasi successive di progettazione. Le tredici aree interessate sono le Acque Dolci, le insenature di Balai, San Gavino a Mare, la spiaggia di Balai, Scoglio Ricco, l'insenatura e la grotta della Spiaggetta, le grotte dell’Arco, dei Granchi e dell’Inferno, l'area sotto l'incrocio tra la strada provinciale 81 e via Tramontana, Balai Lontano, l'area sotto il rettilineo della strada provinciale 81, la spiaggia di Abbacurrente, la torre di Abbacurrente e l'inizio della spiaggia di Platamona.

Lo studio analizza, sito per sito, le criticità e i rischi presenti. Particolare attenzione viene dedicata a San Gavino a Mare, il tratto più esposto agli eventi ondosi intensi. L’area era stata oggetto di interventi di protezione nel 2011, con opere consolidamento del versante mediante tiranti e la realizzazione di una barriera soffolta e il posizionamento, nella parte più a largo della barriera, di alcune file di massi emersi a protezione della chiesa. Attualmente i massi emersi risultano fuori sagoma a seguito delle mareggiate che si sono abbattute sulla costa negli ultimi anni.

L’assenza di questa protezione mette a rischio la stessa chiesa. «Si tratta di un'opera molto importante e attesa - spiega l'assessora ai Lavori pubblici Maria Bastiana Cocco - perché tocca alcune criticità nell'area urbana, sotto la strada provinciale e in spiagge molto amate dai turisti su cui bisogna intervenire con urgenza. Crediamo che questo progetto rappresenti un grande passo importante perché contiene un'analisi di qualità e prevede interventi in grado di ridurre i rischi».

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