La Nuova Sardegna

Sassari

Cento bambini sardi canteranno per il Papa

di Mario Girau
Cento bambini sardi canteranno per il Papa

Tanti i partecipanti dall’Isola per il grande raduno dei cori dell’Antoniano Uno dei brani è stato composto dal parroco di Campanedda don Marruncheddu

19 marzo 2022
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SASSARI. Anche un centinaio di bambini sardi stamattina canteranno per il Papa in occasione del grande raduno dei Cori della “Galassia dell’Antoniano”, organizzato nell’aula «Paolo VI», in Vaticano. Tra i 45 complessi di voci – circa 3000 fanciulli - che in tutta Italia si ispirano alla musica e alle attività dello storico coro di Bologna, vi saranno, infatti, quelli del Sant'Agostino «Padre Marco Fabbri» di Sassari, «Il Pentagramma» di Sinnai, «Sant'Antonio» di Ottana, «Non siamo angeli» di Selargius, «Pikku Peiko» di Selargius e il Piccolo Coro «San Sperate» di San Sperate.

Tra i protagonisti della mattinata di festa, musica, incontro e riflessione, proposta dall’Antoniano - presentata da Lorena Bianchetti - anche un sacerdote del clero sassarese, don Francesco Marruncheddu, parroco della borgata di Campanedda, autore col cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario generale emerito del Sinodo dei Vescovi, della canzone “Fratelli tutti, se vuoi”. Il brano, musicato dal maestro Marcello Filotei, giornalista dell’Osservatore Romano e compositore, con l’arrangiamento del maestro Lucio Fabbri, sarà eseguito dal coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano, diretto da Sabrina Simoni. E’ il regalo che i bambini offrono al Papa a inizio del suo decimo anno di pontificato, inaugurato proprio il 19 marzo di nove anni fa

La canzone di Baldisseri e Marruncheddu (da oltre un decennio collaboratore dell’”Antoniano”) si ispira, evidentemente, alla “Fratelli tutti”,“l’enciclica sociale di papa Bergoglio, del 3 ottobre 2020, sull’amicizia e la fraternità , vie indicate dal Papa per costruire un mondo migliore, più giusto e pacifico, con l’impegno di tutti: popolo e istituzioni. Nell’enciclica papa Francesco ribadisce con forza il no alla guerra, “fallimento dell’umanità”. Profeticamente Bergoglio scriveva che essa non è «un fantasma del passato», bensì «una minaccia costante» e rappresenta la «negazione di tutti i diritti», «il fallimento della politica e dell’umanità», «la resa vergognosa alle forze del male» e al loro «abisso».

Un concerto che questa mattina sarà un autentico inno alla pace cantato anche da cento bambini sardi.



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