La Nuova Sardegna

Sassari

Famiglia al centro, continua l’indagine

Famiglia al centro, continua l’indagine

Il centro Lares raccoglie informazioni su bisogni e disagi per migliorare i servizi

20 marzo 2022
2 MINUTI DI LETTURA





OZIERI. Prosegue con il coinvolgimento delle famiglie ma anche del terzo settore l’indagine del centro Lares del Plus del distretto sanitario di Ozieri sui bisogni delle famiglie del territorio e sulle difficoltà che incontrano nel conciliare i tempi di vita privata e lavorativa con la cura dei figli al fine di creare o potenziare servizi più «accessibili e cuciti sulle loro reali esigenze».

E’ il primo step che segue l’adesione del Plus al progetto “La famiglia al centro” finanziato da Anci Sardegna con il fondo nazionale per le politiche della famiglia che ha tra gli obiettivo appunto il potenziamento dei servizi e al miglioramento della qualità della vita e dell’occupazione delle famiglie con figli nelle fasce d’età più vulnerabili e fortemente dipendenti dalle cure genitoriali (fino ai 10 anni).

L’indagine, coordinata dalla responsabile del centro per la famiglia Lares e dal sociologo Gianmarco Castori, rappresenterà «un importante punto di partenza per le politiche sociali a sostegno delle famiglie che nel territorio vivono, lavorano e cercano servizi». L’indagine conoscitiva sarà effettuata attraverso un questionario online ora disponibile sul sito istituzionale del Comune di Ozieri e compilabile in forma assolutamente anonima sino all’8 aprile anche da smartphone. Ma non è tutto, la ricognizione si svolgerà anche con la collaborazione degli stakeholders del territorio, che daranno un contributi essenziale per la formazione di una mappa dettagliata dei servizi attualmente disponibili nel distretto.

Questi stakeholders - ovvero portatori di interesse - sono i soggetti del cosiddetto Terzo Settore (associazioni e cooperative sociali), ai quali è rivolto un secondo questionario online compilabile entro il 31 marzo.

«Questa seconda indagine - dicono dal Lares - potrà dirci quali servizi sono attualmente disponibili per le famiglie con figli fino ai 10 anni e dare quindi un contributo importante per capire di cosa c’è ulteriormente bisogno». (b.m.)

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative