La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, la giunta Campus affonda il bando per le zone turistiche

di Giovanni Bua
Sassari, la giunta Campus affonda il bando per le zone turistiche

Il sindaco: «Procedura infruttuosa, delle 9 offerte valutate 7 non rispettavano i vincoli di Ppr e Puc». Le opposizioni: «La delibera è poco chiara e incompleta, la sua approvazione è solo un voto di fiducia»

23 marzo 2022
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SASSARI. La annunciata resa dei conti sulle zone F4 alla fine è arrivata. Con la giunta Campus che ieri ha “affondato” la manifestazione di interesse relativa alle aree di sviluppo turistico-recettivo nelle zone di Platamona e Ottava, Biancareddu, Villa Assunta, l'Argentiera e Porto Palmas, dichiarandola “infruttuosa” e annunciando, a breve, una nuova perimetrazione.

Il tutto con una proposta di delibera licenziata ieri in commissione Urbanistica e presentata dallo stesso sindaco (l’assessore Lucchi era assente per motivi di salute), con l’opposizione che, al termine di oltre tre ore di dibattito, ha abbandonato l’aula, con la sola astensione tecnica di Lello Panu per consentire la discussione in consiglio comunale.

L’ennesimo strappo in una pratica partita iniziata dalla precedente giunta, con la maggioranza guidata da Nicola Sanna aveva deciso di mettere a disposizione dei privati 260mila metri cubi di nuove volumetrie edilizie, con un avviso pubblico che aveva attirato l’interesse di 14 imprenditori e offerte di investimento da 5 a 60 milioni.

Un iter complesso, che Campus ha ricostruito con dovizia di particolari e togliendosi più di un sassolino dalle scarpe. Concludendo che «La procedura deve essere ritenuta conclusa per l’infruttuosità della stessa in quanto gli interventi selezionati non appaiono rispondenti alle esigenze di integrazione dell’offerta turistica di questo Ente».

In particolare il sindaco ha ricordato che le 14 proposte arrivate sono state esaminate da un’apposita commissione giudicatrice, che ha chiuso i suoi lavori a giungo 2019 (pochi giorni prima dell’insediamento di Campus). Che 9 di queste sono state dichiarate “astrattamente ammissibili”. E che su queste proposte l’amministrazione ha provveduto alla verifica della compatibilità «in relazione alla presenza di eventuali vincoli ostativi». «Sette delle nove proposte – ha spiegato Campus - non appaiono rispondenti né alle prescrizioni e indicazioni del Ppr, che dispongono di localizzare i nuovi interventi in continuità con gli insediamenti esistenti o in zone contigue o integrate agli insediamenti urbani, né alle previsioni del Puc. Appaiono inoltre difficilmente superabili i vincoli ambientali e di salvaguardia dei beni paesaggistici».

Particolare dettaglio è stato poi riservato alla proposta 11, quella presentata dall’Immobiliare Champoluc a Porto Palmas. «L’area interessata è per gran parte tutelata dal Ppr, ed è vietato qualsiasi insediamento. Nel Puc poi questa tutela è ancora maggiore, visto che l’80% del terreno è in zona H2.9 e il restate 20% in zona H2.2, una tutela totale, previste nel piano dalla precedente amministrazione, che noi confermiamo con convinzione. Sottolineo inoltre che la struttura alberghiera proposta, oltre a un corpo centrale, prevede in queste zone ben 20 blocchi edilizi da 550 metri quadri, con ognuno sei suite da 92 metri quadri. Parliamo dunque di 120 suite con dimensioni più da villetta a schiera che da camera di albergo».

Una bocciatura senza appello, con il sindaco che ha spiegato che il tempo preso per la decisione deriva da «una serie di interlocuzioni fatte dalla struttura, e anche dal sottoscritto, con alcuni dei privati che hanno presentato le proposte. Oltre che da una serie di interlocuzioni con la Regione, che ci hanno convinto che queste proposte non avrebbero superato il vaglio tecnico. Esiste poi anche una valutazione politica, non è questo il tipo di sviluppo che vogliamo per queste aree, ed è chiaramente detto nel Puc, approvato dal consiglio e quindi dalla città».

Ora la proposta di delibera passa in consiglio. E, una volta archiviato il bando: «Provvederemo – ha chiuso il sindaco – a presentare una puntuale zonizzazione, che rispetti le regole di salvaguardia e le nostre idee di sviluppo. Questa sarà discussa in commissione, in consiglio, dai cittadini».

Posizione che non ha convinto le minoranze, che hanno chiesto un supplemento di discussione e alla fine hanno abbandonato l’aula prima del voto: «Una delibera che “non appare” esaustiva, con motivazioni che “appaiono” incomplete e solo “astrattamente” coerenti con il Ppr e il Puc – attacca Fabio Pinna, volutamente scimmiottando i molti condizionali della delibera – priva di parte gli allegati necessari per poter essere votata con la necessaria serenità. Tutto questo l’abbiamo esposto e rivendicato in commissione, visto il gran clamore che ha suscitato questa vicenda, senza riscontrare però alcun ripensamento da parte del sindaco che ha chiesto un voto di fiducia ad una maggioranza che, silente come sempre, ha votato a favore senza indugio».

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