La Nuova Sardegna

Sassari

Ossi e Nulvi piangono suor Giuseppina

Ossi e Nulvi piangono suor Giuseppina

L’ex superiora della casa di San Vincenzo è stata investita da un’auto a Cagliari

22 aprile 2022
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NULVI. Ha destato commozione anche a Nulvi la scomparsa di suor Giuseppina Derudas, la religiosa travolta e uccisa martedì pomeriggio a Cagliari mentre attraversava le strisce pedonali di fronte al cimitero cittadino. Un tragico incidente che ha causato ferite gravissime alla religiosa, che è purtroppo deceduta subito dopo il ricovero all’ospedale Brotzu.

Suor Giuseppina, 78 anni, originaria di Ossi, dopo un periodo nella casa vincenziana di Belvì, nel 2004 arriva con l’incarico di superiora nella casa di San Vincenzo dè Paoli di Nulvi, dove ha anche insegnato nella scuola materna dell’istituto facendosi subito apprezzare da tutti per le sue doti di grande generosità e umanità. Dotata di innate capacità gestionali, grande efficienza ma anche di un sorriso perenne, la religiosa era riuscita subito ad attirarsi la benevolenza dei nulvesi e soprattutto dei piccoli scolari che ha avuto modo di seguire durante il suo soggiorno in paese.

Lasciato l’istituto nulvese viene chiamata a Sassari nel Rifugio di Gesù Bambino, anche qui per prendersi cura dei piccoli scolari della materna. Poi prosegue la sua missione a Cagliari, dove, nonostante la non più giovane età, era la responsabile di una importante scuola materna comunale con oltre 200 bambini. A Nulvi le consorelle che ebbero modo di conoscerla la ricordano per il suo carattere materno, disponibile e dolce e per le parole di incoraggiamento e di amore che sapeva dispensare a tutti e sempre con grande serenità. In tanti a Nulvi la ricordano con affetto e la notizia della sua tragica scomparsa ha destato tanta tristezza. Anche don Pietro Denicu, giovane parroco di Castelsardo, ne conserva un bellissimo ricordo. «Instancabile e sapiente figlia della Carità – scrive don Denicu –, piccola di statura ma immensamente grande di cuore. Per me e per il compianto don Nino Posadinu ha sempre avuto un sguardo materno, una parola di conforto, una preghiera incessante. Per chi ha avuto il dono di conoscerla, resta nel cuore e nella mente il ricordo grato di una degna figlia di San Vincenzo». Un grave lutto e una grande perdita per l’intera comunità vincenziana sarda e per le comunità di Ossi, di Belvì e di Nulvi.

Mauro Tedde



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