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Sassari, la ministra Cartabia visita il carcere di Bancali

Sassari, la ministra Cartabia visita il carcere di Bancali

"La giustizia riparativa è già una realtà nel nostro Paese e in tanti altri al mondo, Si tratta ora di creare una struttura normativa che permetta di diffondere questo essenziale strumento per la risoluzione dei conflitti"

23 giugno 2022
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SASSARI ."È importante che si parli di giustizia riparativa in questa terra, la Sardegna, dove è stata sperimentata con la realtà di Tempio Pausania. Qui una grossa divisione intorno alla costruzione del carcere è stata occasione per tutta la comunità di sperimentare di che cosa si tratti". Così la ministra della Giustizia Marta Cartabia prima di visitare il carcere di Bancali, a Sassari. "Una forma di soluzione dei conflitti - ha chiairto - di riunire ciò che è stato diviso. Ed è significativo che proprio intorno al carcere si sia creata l'occasione di sperimentarla".

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"La giustizia riparativa è già una realtà nel nostro Paese e in tanti altri al mondo, Si tratta ora di creare una struttura normativa che permetta di diffondere questo essenziale strumento per la risoluzione dei conflitti, offrendolo in particolare nell'ambito della giustizia penale. Stiamo approvando dei decreti legislativi che vanno in questa direzione". Ha detto la ministra. L'esponente del Governo Draghi, stamattina, ha partecipato, sempre a Sassari, a un convegno del Forum Europeo per la Giustizia Riparatoria e domani sarà a Cagliari, al carcere di Uta.

Il presidente della commissione Giustizia della Camera Mario Perantoni questa mattina ha visitato il carcere di Sassari insieme alla ministra della giustizia Marta Cartabia. "I sassaresi hanno molto apprezzato che la ministra Cartabia nel suo viaggio nell'isola abbia voluto fare tappa in una realtà così difficile come il carcere cittadino, che paga le stesse criticità degli istituti penitenziari italiani aggravate dalla particolarità della realtà locale e isolana. È importante che la ministra ne abbia preso diretta consapevolezza", ha aggiunto Perantoni. (ANSA)

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