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Sassari, accessi per il mare della Frana sbarrati: blitz di polizia locale e tecnici

Dario Budroni
Sassari, accessi per il mare della Frana sbarrati: blitz di polizia locale e tecnici

La strada è stata chiusa con i massi dalla proprietà

25 giugno 2022
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Sassari Si sono presentati di mattina armati di metro, penne e fogli di carta. Gli agenti della polizia locale, insieme ad alcuni tecnici comunali, si sono concentrati sui grandi massi che ormai già da diversi giorni sbarrano la strada sterrata che si fa largo tra la macchia mediterranea e che arriva fino alla spiaggia della Frana. Sigilli di pietra posizionati – con lo scopo di negare l’accesso alle auto e ai camper – dall’immobiliare Champoluc, che è la proprietaria di questi 100 ettari di paradiso naturale nei pressi di Porto Palmas, poco lontano dall’Argentiera. Massi che delimitano il cantiere – autorizzato dal Comune – avviato con l’obiettivo di «ripristinare la recinzione e la viabilità interna» di una area di pregio naturalistico. Con il blitz di ieri mattina, però, il Comune ha voluto evidentemente vederci chiaro e verificare la natura dell’intervento messo in campo dalla società. Possibile che sia voluta verificare anche la questione dell’accesso ai mezzi di soccorso e per lo spegnimento degli incendi, che deve essere sempre garantito.

Il blitz

La polizia locale e i tecnici comunali hanno controllato gli ingressi della strada e misurato anche la grandezza di ogni singolo masso che sigilla l’accesso allo sterrato di circa un chilometro e mezzo che arriva fino alla Frana. Un controllo puntale e approfondito, dunque. E non è da escludere che, nei prossimi giorni, possa anche dar vita a ulteriori sviluppi.

Strada chiusa

Anche stavolta, come era già accaduto in passato in seguito ad alcuni tentativi di sbarramento, la chiusura alle auto della strada – che si sviluppa all’interno di terreni privati e tutelati – non è per nulla piaciuta ai residenti della zona e ai fruitori del tratto di costa, tra cui anche surfisti e amanti del parapendio. Fino a pochi giorni fa la circolazione delle auto e dei camper era stata tollerata. Adesso, con i massi posizionati dai nuovi proprietari dell’area, la Champoluc, la situazione è invece cambiata. Per arrivare fino al mare, bisogna dunque armarsi di pazienza e mettersi in marcia per oltre un chilometro. Un intervento che ha comunque fatto drizzare le antenne del Comune, che alla spiaggia della Frana ha spedito gli agenti della polizia locale e i suoi tecnici per una lunga serie di controlli e verifiche.

Lo sfondo

Un blitz, quello di ieri, che tra l’altro scrive un nuovo capitolo del braccio di ferro da tempo in corso tra il Comune e la stessa Champoluc. La società immobiliare, infatti, proprio alla Frana ha previsto un investimento da 150 milioni di euro. Il suo progetto, insieme ad altri, è stato però bocciato dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nanni Campus. Per questo la Champoluc ha presentato ricorso al Tar, chiedendo l’annullamento, previa sospensiva, sia della delibera del consiglio comunale, che aveva cancellato la procedura che era stata messa in piedi dalla precedente amministrazione guidata da Nicola Sanna, che della successiva variante al Puc approvata in aula, in via preliminare, ad aprile. Non bisognerà attendere troppo tempo per conoscere gli esiti preliminari del ricorso. La seconda sezione del Tar aveva fissato la camera di consiglio, per la discussione della sospensiva, lo scorso 15 giugno. Poi ha rinviato tutto al 29, cioè mercoledì prossimo.

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