Quattromila aragoste sotto taglia recuperate e liberate all’Asinara
Il progetto di ripopolamento del Parco
Porto Torres Il Parco nazionale dell’Asinara è ente capofila di un progetto di ripopolamento dell’aragosta. Sono oltre 4mila i crostacei sotto taglia, catturati accidentalmente dai pescatori, che sono stati liberati in questi ultimi anni all’interno dell’Area marina protetta, grazie ad un progetto sostenuto dal ministero della Transizione ecologica che vede l’Ente Parco collaborare insieme con l’associazione Crama Asinara e con l’Università di Cagliari.
I centri di immersione autorizzati segnalano e monitorano la presenza di questi giovani individui, che grazie ad una specifica marcatura raccontano il loro spostamento e la loro crescita nel tempo. Anche gli stessi pescatori, a distanza di qualche anno, attraverso nuove catture forniscono preziosi dati biometrici per conoscere li dati biologici delle aragoste. Sono già un centinaio gli esemplari ricatturati e recentemente sono arrivate delle segnalazioni di catture di aragoste marcate all’Asinara anche da parte di pescatori dell’isola Rossa e di Porticciolo nell’area algherese.
All’attività collaborano alcune imbarcazioni da pesca in possesso del permesso di praticare la piccola pesca artigianale nell’Area marina protetta, gli operatori dell’associazione Crama si occupano della gestione pratica delle attività di monitoraggio e di ricerca, il Dipartimento di scienze della vita e dell’ambiente dell’università di Cagliari cura invece l’elaborazione scientifica dei dati e la Guardia costiera di Porto Torres garantisce i controlli inerenti la gestione degli esemplari pescati.
Al momento della consegna dei giovani individui, i pescatori e un componente dello staff di Crama firmano un registro nel quale vengono annotati tutti i riferimenti dell’attività: il nome dell’imbarcazione, la data di consegna e il numero di esemplari ricevuti. Il recupero delle aragoste può avvenire in mare, a bordo delle imbarcazioni in dotazione al centro, oppure a terra, nei punti di raccolta individuati nella località di Fornelli o sul molo di Cala Reale. Gli esemplari recuperati vengono stoccati e trasportati all'interno di ghiacciaie nautiche Igloo Marine Ultra, ideali per una corretta conservazione durante il trasporto. Una volta arrivati all’Osservatorio del Mare, sull’isola, inizia l’attività di misurazione e marcatura.