La Nuova Sardegna

Sassari

Processo

Sorso, non ci fu abuso d’ufficio assolto: l’ex sindaco Morghen

Salvatore Santoni
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sorso - il sindaco morghen
. sorso - il sindaco morghen

Prosciolti anche un ex assessore e tre dipendenti

14 luglio 2022
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Sorso Assolti perché il fatto non sussiste. È con questa formula, la più ampia, che i giudici del tribunale di Sassari ieri a fine mattinata hanno messo la parola fine al caso sulle presunte irregolarità nello svolgimento del servizio civico di Sorso.

Il collegio formato da Giancosimo Mura, Monia Adami e Claudia Sechi ha deciso che l’ex sindaco di Sorso, Giuseppe Morghen, l’ex assessore alle Politiche sociali, Angelo Agostino Spanu, l’ex dirigente Pietro Nurra, e gli ex responsabili dei servizi sociali, Bonaria Mameli e Walter Enzo Marchetiello (all’epoca era anche segretario comunale), non hanno commesso l’abuso d’ufficio di cui erano accusati.

«Tre procedimenti e tre assoluzioni piene – commenta soddisfatto l’ex primo cittadino di Sorso riferendosi alle altre vicende giudiziarie nate durante il suo doppio mandato amministrativo alla guida della città – e questo vuol dire che la giustizia funziona».

Il rinvio a giudizio era arrivato a poche settimane dalle elezioni regionali del 2019 e, nonostante fosse in corsa per una candidatura, Giuseppe Morghen decise di rinunciare a correre per un seggio a Cagliari. «Ho ritenuto opportuno fare un passo indietro anche se ero consapevole di non aver commesso alcun reato. Oggi posso dire che mi sembra sia proprio andata come mi aspettavo, con una sentenza indiscutibile – continua l’ex sindaco – perché è stato lo stesso pubblico ministero (Mario Leo, ndc) a chiedere l’assoluzione per tutti gli imputati».

«A questo punto – aggiunge l’ex sindaco – purtroppo mi dispiace che questa cosa sia arrivata dopo 6 anni dalla partenza delle indagini, un lungo periodo non dico passato alla gogna ma comunque sempre ad aspettare che arrivasse un pronunciamento. Che secondo noi non poteva essere diverso da quello che poi è stato».

L’inchiesta giudiziaria era partita nel 2016. La Procura della Repubblica di Sassari si era mossa in seguito a un esposto presentato dall’ex consigliere comunale di opposizione, Michele Cossu, che aveva denunciato presunte irregolarità nella formulazione della graduatoria per l’erogazione dei sussidi, in cambio di lavori di pubblica utilità, alle cosiddette povertà estreme.

Le indagini furono affidate al nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Sassari e alla fine del 2018 il caso era arrivato davanti al gup Michele Contini, che aveva rinviato a giudizio per abuso d’ufficio l’ex sindaco e altre quattro persone tra amministratori e funzionari comunali del Comune di Sorso.

Durante la discussione del caso davanti al gup tutti gli imputati avevano richiesto tramite i loro avvocati – Nicola Lucchi, Daria Annunziato, Umberto Carboni, Sergio Porcu e Gabriele Satta – e con diverse tesi il non luogo a procedere. Richieste non accolte dal gup, che aveva invece accolto la linea del pubblico ministero e decretato di celebrare il processo. Che si è concluso con la sentenza di ieri mattina che ha posto definitivamente la parola fine al caso.


 

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