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Attentato alla diplomatica italiana Schlein, forse c’è un legame con la protesta per l’anarchico Cospito al 41 bis a Sassari

Attentato alla diplomatica italiana Schlein, forse c’è un legame con la protesta per l’anarchico Cospito al 41 bis  a Sassari

Il detenuto dal 5 maggio a Bancali si oppone al prolungamento di altri 4 anni del regime a cui è attualmente sottoposto: una scritta in sua difesa è comparsa il 17 novembre sul muro dell’ambasciata italiana nella capitale greca

02 dicembre 2022
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Roma L’attentato subìto dalla prima consigliera all’ambasciata dell’Italia ad Atene, Susanna Schlein, sorella dell’esponente Pd Elly Schlein, secondo gli inquirenti potrebbe avere una matrice anarchica e non si esclude un qualche legame con la protesta di Alfredo Cospito, detenuto a Bancali dal 5 maggio scorso, che in queste settimane fa lo sciopero della fame perché rifiuta il regime carcerario cui è sottoposto, il 41 bis, anche in vista della volontà dei magistrati di prolungarglielo per altri 4 anni. "So che in tanti, anche intellettuali e personalità autorevoli, si sono mobilitati contro l'ingiustificatezza delle misure di detenzione a cui sono sottoposto, qualcosa che per me è impossibile da accettare e che continuerebbe a farmi sentire murato vivo in un carcere": queste sono le parole riferite ieri al suo avvocato da Alfredo Cospito, condannato per tentata strage (due pacchi bomba nella Scuola allievi carabinieri di Fossano, Cuneo, esplosi tra il 2 e 3 giugno 2006). Tornando all’attentato alla diplomatica italiana, proprio sulle mura dell’ambasciata d’Italia ad Atene appena lo scorso 17 novembre erano comparse frasi a sostegno dello sciopero della fame dell’anarchico italiano Alfredo Cospito. Una delle scritte recitava “Il regime del 41 bis in Italia è tortura”. 

La cronaca dell’attentato. Erano le 4 del mattino quando alcune esplosioni scuotevano il quartiere ateniese di Papagou, provocate da un attentato incendiario che poteva trasformarsi in una tragedia: un attacco che ha distrutto le auto della prima consigliera d'ambasciata d'Italia ad Atene Susanna Schlein. Illesi la diplomatica e i suoi familiari: quando Schlein si è affacciata, svegliata dai boati, ha visto alcune persone che tentavano di incendiare anche un'altra vettura. Si è detta «molto scossa», ma decisa a guardare avanti, certa che i responsabili verranno assicurati alla Giustizia. Un attentato condannato da tutto l'arco politico italiano e dalle autorità elleniche, che puntano il dito contro l'attiva galassia anarchica della capitale greca, che già nei giorni scorsi aveva dato vita ad azioni dimostrative contro l'Italia. Immediata la dura reazione del ministro degli Esteri Antonio Tajani, ribadita ieri sera ad Atene per un incontro già programmato con il collega greco Nikos Dendias: «Sono venuto qui in Ambasciata a portare la solidarietà mia e del governo alla consigliera Schlein, che è stata vittima di questo brutale attentato. Per fortuna non ci sono state vittime e lei è salva per miracolo, ma la sua presenza in ambasciata mi ha rassicurato, l'ho trovata serena. Siamo vicini a lei e alla famiglia, ho ringraziato i nostri diplomatici che in un momento difficile hanno dimostrato grande serietà e determinazione».

Parlando in mattinata ai Med Dialogues, il ministro aveva detto che Schlein era «viva per miracolo perché per fortuna non è esplosa la molotov piazzata sotto la macchina vicina all'impianto del gas che è sotto la camera da letto della famiglia». Forte sostegno è giunto dalla premier Giorgia Meloni che ha espresso «la vicinanza mia personale e del Governo italiano e la profonda preoccupazione per l'attentato che l'ha colpita, di probabile matrice anarchica. Per il ministro degli Esteri greco Dendias si tratta di azioni che «disgustano» i greci, ma che non intaccano i legami tra Atene e Roma: la Grecia, ha assicurato, prenderà i colpevoli. Solidarietà e condanna sono state espresse anche dal premier ellenico Kyriakos Mitsotakis.

«La mia famiglia è ancora molto scossa per il terribile rischio che abbiamo corso questa notte – ha commentato Schlein –. È stato del tutto inaspettato. Ora dobbiamo guardare avanti e non avere paura, affidandoci all'azione della magistratura italiana e greca per identificare i responsabili». La consigliera ha quindi ringraziato Meloni e Tajani per la vicinanza. E la matrice anarchica dell'attentato è stata confermata dal ministro per la sicurezza dei cittadini Panagiotis Theodorikakos al ministro dell'Interno italiano Matteo Piantedosi.

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