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Scuole di danza in piazza

Sassari, Capodanno "ballerino": l'assessora contro tutti

di Giovanni Bua
Sassari, Capodanno "ballerino": l'assessora contro tutti

Le opposizioni in V commissiohne: «Non ascolta, si deve dimettere». Laura Useri: «Da noi scelte precise, chi critica non ha fatto proposte»

06 dicembre 2022
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Sassari Un regolamento di conti, inevitabile peraltro, visto che da discutere sulle possibili scelte dell’amministrazione comunale sul programma per le feste natalizie ben poco era rimasto. Il cartellone infatti è stato presentato la settimana scorsa a stampa e città. E del destino del “capodanno ballerino” nulla ancora è dato sapere, visto che la manifestazione di interesse aperta alle scuole di ballo per l’animazione e l’intrattenimento in piazza Santa Caterina, Moretti, Madonna del Latte Dolce, e Sant’Antonio scadeva ieri. E l’assessora Laura Useri non ha voluto dare alcuna anticipazione sulla riuscita del bando.

Ha fornito però qualche cifra, che dà conto di un impegno economico del Comune comunque importante, e rende la scelta fatta per l’ultimo dell’anno, e in generale per tutte le feste, quantomai “politica” più che causata dalle sfavorevoli condizioni delle casse. «Il capodanno costerà 60mila euro – ha spiegato –, 55mila le proiezioni e le luminarie, 14mila il presepe. Le iniziative nel loro complesso 190mila».

Non pochi spiccioli, con l’assessora che ha rivendicato la sua scelta replicando a muso duro ai commissari di opposizione, che l’hanno accusata di «non avere, come sempre, voluto ascoltare nessuno. Nè i consiglieri comunali di opposizione. Nè le associazioni di categoria». E di avere convocato la commissione (peraltro su richiesta delle opposizioni, protocollata a ottobre) solo a cose fatte «come per Pasqua, i Candelieri, la Cavalcata».

Spigolature di un dibattito teso, con l’assessora che non ha brillato certo per diplomazia e non è sembrata essere sempre a suo agio nelle liturgie della politica, che ha provato a tenere il punto: «La mia idea è quella di un capodanno itinerante, con la gente che si muove tra le tre piazze del centro, dando una mano anche alle attività sul percorso. A cui si aggiunge un’offerta autonoma per Latte Dolce che ha un bacino autosufficiente. Senza provare a fare concorrenza ad Alghero o Castelsardo che hanno tradizione consolidata, servizi. E chi critica non ha portato nessuna proposta».

Intervento che se possibile ha incendiato ancora di più il dibattito. Con Fabio Pinna, Massimo Rizzu, Mariano Brianda, Francesco Ginesu e Daniele Deiana, che hanno sottolineato come il posto per fare proposte sia la commissione e non «i corridoi». Che «gli introiti della tassa di soggiorno per il 2022 sono 125 mila euro – ha spiegato Rizzu – più che sufficienti per creare eventi all’altezza della seconda città dell’Isola». Che, ha sottolineato Ginesu chiedendo risposte non arrivate: «Nemmeno si sa se l’ordinanza che impedisce il consumo itinerante o nei luoghi pubblici di bevande sarà in vigore a capodanno. Mi chiedo, in caso contrario, come questa “transumanza” tra le piazze, magari con tutti i locali chiusi, possa avvenire».

«La programmazione si fa con mesi di anticipo – ha tuonato Daniele Deiana – non a novembre. E coinvolgendo le 1200 attività che con sacrificio tengono in piedi questa città». «Le sue risposte e la scarsa conoscenza dei modi in cui si governano i processi confermano la sua inadeguatezza – ha attaccato Fabio Pinna – convincendomi a chiederle di nuovo di dimettersi». «Non è l’assessora che se ne deve andare – ha rilanciato Francesco Ginesu – ve ne dovete andare tutti».

E così, tra qualche scivolone (Useri ha detto «Noi non abbiamo capodanno ma Alghero non ha i Candelieri» facendo imbufalire i presenti), qualche puntualizzazione (l’assessora ha ricordato che chi l’ha preceduta non brillava per programmazione, visto che nel 2018 il bando per capodanno è andato due volte deserto») e l’invito, fatto da Mariano Brianda, a guardare avanti e non indietro, e a coinvolgere le forze a disposizione per fare il meglio possibile, la presidente della commissione Virginia Orunesu ha aggiornato i lavori alla prossima settimana, per proseguire con un regolamento di conti che poco influirà su ciò che sarà di queste feste. E che dà ben conto di un amministrazione che sulla Cultura conferma di non avere interesse al confronto, pronta a prendersi sulle spalle le responsabilità di eventuali successi ma anche di sonori fallimenti.

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