La Nuova Sardegna

Sassari

Opere pubbliche

Sassari, il sindaco presenta il progetto per il recupero dell'ex Turritania

di Giovanni Bua
Sassari, il sindaco presenta il progetto per il recupero dell'ex Turritania

Via all’appalto integrato per i lavori

01 gennaio 2023
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Sassari L’unico botto concesso nel Capodanno sassarese lo fa esplodere il sindaco Nanni Campus. Che decide di dedicare gran parte della rituale conferenza di fine anno a “scartare” un regalo atteso per la città: il progetto di riqualificazione dell’ex Turritania. Con le tavole “preliminari” degli architetti Mossa e De Rosa mostrate per la prima volta, che sono servite da base per l’appalto integrato complesso bandito in questi giorni. «Il progetto – sottolinea Campus – di cui vado più fiero, insieme al padiglione Tavolara. Perché, oltre alla sua indubbia utilità, è portatore di un progetto e di una presa di responsabilità forte. Un edificio pubblico, abbandonato a se stesso da mezzo secolo, in un’area che vogliamo strappare al degrado, non era sostenibile. Faceva perdere senso a quello che vogliamo fare e chiediamo ai sassaresi di fare. Ora invece diventerà un tassello di pregio di tutto un sistema che si incastrerà nella parte bassa della città, facendola rifiorire».

Ed effettivamente l’idea per ridare vita all’austero “scatolone” (così lo hanno chiamato i sassaresi fin dagli anni ’50) è stimolante. Con diciotto appartamenti da destinare ad altrettante famiglie, con spazi comuni e polivalenti di quartiere, tra cui giochi per i piccoli, palestra, sala studio, un giardinetto, sedi per associazioni e molto altro. L’importo su cui può contare il Comune è di oltre 5.550.000 euro, a cui si aggiunge un bonus del 20 percento, ottenuto grazie al “colpo di reni” dell’amministrazione che ha dato l’avvio all’iter per far partire l’appalto entro il 31 dicembre. Nei giorni scorsi sono state trasmesse le lettere di invito a operatori economici che ora hanno tempo fino a metà marzo per presentare le loro proposte.

Il progetto riqualifica l’edificio e lo adegua alla nuova destinazione d’uso residenziale e alle esigenze contemporanee dell’abitare, nel pieno rispetto delle caratteristiche originarie e con la necessaria attenzione alla collocazione particolarmente sensibile dell’immobile, centro visuale della prospettiva dal Corso e quinta scenica lungo il percorso dei Candelieri. Sulla facciata di ingresso, per abbattere le barriere architettoniche, uno dei due piani ai lati dell’ingresso sarà sostituito da una rampa inclinata, mantenendo la particolare articolazione della scala a doppia rampa con pareti rettilinee o leggermente curve, intonacate o in pietra a vista. La parete trapezoidale che delimita le rampe di scale di accesso dalla piazza sarà rivestita con lastre di trachite simili a quelle che formano l’attuale zoccolatura, e saranno ripristinate le piccole fioriere originali ora danneggiate.

Sulle altre tre pareti, non caratterizzate architettonicamente dalla maglia quadrata a rilievo ai piani della seconda fase di completamento, alcune delle aperture saranno trasformate in portefinestre, con il duplice obiettivo di aumentare la superficie finestrata e di frammentare la composizione ora eccessivamente compatta e ripetitiva. Prevista la realizzazione sulla copertura piana, di un tetto-giardino, con sistemazione a verde di gran parte della superficie perimetrale mentre al centro e sul retro si realizzerà un’area pavimentata, coperta da una pergola con moduli fotovoltaici semitrasparenti che, oltre al pregio estetico, hanno il vantaggio di far filtrare la luce naturale nello spazio sottostante, realizzando in tal modo una veranda luminosa e contemporaneamente ombreggiata. Anche il cortiletto interno al piano primo, vicino allo spazio gioco, sarà sistemato con sedute intorno a due fioriere in cui saranno piantate due piante di limone per offrire ai residenti un’ulteriore area di incontro all’aperto.

La distribuzione interna ai vari piani è stata radicalmente ridisegnata, con esclusione del piano interrato con gli ambienti con volte a crociera o a botte, che saranno conservati nella configurazione originaria. Al piano rialzato e ai piani superiori si prevede la demolizione delle pareti divisorie e la ricostruzione secondo il nuovo disegno che prevede la creazione di diciotto unità immobiliari, costituite da due, tre o quattro vani più servizi, per circa cinquantaquattro residenti. Al piano seminterrato e al rialzato sono previsti i servizi integrativi per l’abitare e servizi urbani: locali comuni e spazi polivalenti di quartiere, uno spazio conferenze-riunioni, un ufficio, officine per la casa e sedi di associazioni, palestra e gioco bimbi, uno spazio studio, e una cucina condivisa. Gli alloggi saranno al primo, secondo e terzo piano.


 

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