La Nuova Sardegna

Sassari

Il brutto dei social

La Pelosa piena di rifiuti, ma è una fake

di Dario Budroni
La Pelosa piena di rifiuti, ma è una fake

La sindaca di Stintino denuncia per diffamazione gli autori del post Facebook: «Saremo parte civile»

11 febbraio 2023
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Stintino La sabbia bianca è scomparsa. Al suo posto ci sono bottiglie di plastica, cartacce, bicchieri e secchiate di terra marrone. La spiaggia della Pelosa appare così in una foto, palesemente falsa, comparsa nelle scorse ore nella bacheca di una pagina Facebook. Il colmo per un paradiso super tutelato dove i bagnanti, prima di andare via, sono chiamati a pulirsi i piedi per evitare di disperdere anche un solo granello di sabbia. E così la sindaca di Stintino, Rita Vallebella, appena visto il post non ha atteso neanche un minuto: ha salvato tutto, ha scritto agli amministratori della pagina e soprattutto ha trasmesso screenshot e indirizzo web ai carabinieri. «Li ho denunciati e il Comune si costituirà parte civile, se individuati dovranno rispondere di diffamazione» dice la prima cittadina.

La fake news è stata pubblicata dalla pagina “Beer&Bar dal Barlassina”, che dopo l’azione della sindaca è stata rimossa. La foto, che chiaramente non ritrae quella che è considerata una delle spiagge più belle del Mediterraneo, è accompagnata da una didascalia: «La famosa Stintino di cui tanto vi vantate, che vergogna e che orrore. Amici e colleghi della Lombardia, vi sembra possibile lavorare in questo stato?». La sindaca è andata su tutte le furie. «Non conoscevo quella pagina Facebook – spiega Rita Vallebella –. Mi è stato detto che, dietro, ci sia qualcuno che si diverte a provocare e ad attaccare i sardi e la Sardegna. Ma io non ci vedo nessuna ironia, non c’è niente da scherzare». Il Comune non vuole lasciar correre e vuole dunque portare gli autori del post in tribunale. Una risposta forte contro il fenomeno dilagante e devastante delle notizie false sui social. «L’immagine rappresentata è un palese falso – sottolinea la sindaca –. La spiaggia della Pelosa è protetta da regole rigide che, oltre a prevedere un numero limitato di visitatori, contemplano un’azione di controllo ambientale capillare con sanzioni salate per i trasgressori. Pertanto, informo il diffamatore informatico che ho provveduto a presentare una denuncia circostanziata contro di lui e gli anticipo la volontà del Comune di costituirsi parte civile nel procedimento a suo carico». Dall’amministrazione, infine, un appello ai cittadini: «Invitiamo tutti a diffidare dalla diffusione di notizie false e a verificare sempre la forma prima di condividere informazioni. La protezione dell’ambiente e la salvaguardia delle bellezze naturali sono una priorità per il Comune e la comunità locale».
 

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