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Sassari, palazzo senza ascensore da 9 mesi: anziani e disabili segregati in casa

di Andrea Massidda
Sassari, palazzo senza ascensore da 9 mesi: anziani e disabili segregati in casa

La vita assurda a Carbonazzi. L’Area: «Noi incolpevoli»

09 marzo 2023
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Sassari Da nove interminabili mesi, ogni santo giorno, Renato Pintus finge con se stesso di non avere 70 anni e, pur di far uscire di casa qualche oretta suo figlio seriamente cardiopatico, al ritorno se lo trascina lentamente sulle spalle per la bellezza (si fa per dire) di sette piani di scale. Una prova degna di un atleta pronto per le Olimpiadi – dell’assurdo, però –, esattamente come quella alla quale si sottopone quotidianamente la sua dirimpettaia Maria Antonietta Scardaccio, che trascinandosi con fatica le buste della spesa accudisce suo marito Angelo, 77 anni, malato di Alzheimer. Tanto che l’anziano disabile che abita due rampe più sotto di loro, nonostante sia – suo malgrado – costretto a non spostarsi dall’abitazione, sembra fortunato. Paradossi che capitano nei palazzoni popolari di Carbonazzi, nello specifico in quello di via Ugo La Malfa 18, dove dal 25 luglio quattordici famiglie – spesso con gravi problemi di salute – vivono senza ascensore.

Il motivo? Semplice: l’elevatore è guasto e i pezzi di ricambio necessari per rimetterlo in attività – tra i quali il motore – al momento pare non si trovino facilmente per via della congiuntura economica mondiale che sta rallentando la produzione di certi prodotti. Così almeno sostengono dall’Area, l’Azienda regionale per l’edilizia abitativa, attraverso cui la Regione risponde alla domanda di alloggi per i soggetti in condizioni economiche e sociali disagiate. «Francamente non se ne può più – si sfoga Giacomo Pinna, pensionato e inquilino del quinto piano – a noi i problemi dell’economia internazionale ci interessano tanto quanto, visto che in questa situazione ci sentiamo siamo quasi agli arresti domiciliari. Del resto Area, nonostante tantissime sollecitazioni, continua a non darci risposte concrete, promettendo un intervento risolutivo che di fatto non arriva dal 25 luglio scorso».

Tuttavia, l’ingegner Andrea Pinna, responsabile del Settore manutenzioni per la sede Area di Sassari, scagiona l’Agenzia regionale da ogni colpa, sottolineando che oltretutto non si è perso tempo. «Già dal 3 agosto 2022, quindi pochi giorni dopo la segnalazione del guasto – racconta – l’Area aveva comunicato all’amministratore del condominio di via La Malfa 18 di di aver individuato il preventivo più vantaggioso, per poi pubblicare sul sito Trasparenza – Anticorruzione della Regione l’impegno di spesa e l’avvenuto incarico alla Azienda T.K. Elevator per la riparazione dell’ascensore».

Peccato che sinora i componenti elettromeccanici necessari non sono stati ricevuti. «T.K. Elevator – conclude – Pinna – riguardo le tempistiche di completamento del lavoro fa sapere che dalla data di ricevimento dei ricambi necessari occorrerà circa una decina giorni per rimettere in funzione l’ascensore, più altre cinque per il completamento e il collaudo. Più di questo noi di Area non sappiamo dire».

I condomini però non ci stanno: «Basta con le parole, passiamo ai fatti», dicono tutti quelli interpellati. E minacciano, se la soluzione non dovesse arrivare in tempi strettissimi, esposti alla procura della Repubblica e anche di non pagare più la quota d’iscrizione al Sunia, la principale organizzazione degli inquilini privati e degli assegnatari di edilizia pubblica.
 

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