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Sale la tensione

Sassari, la rabbia del nord ovest esplode: sit in nei luoghi simbolo delle incompiute

di Giovanni Bua
Sassari, la rabbia del nord ovest esplode: sit in nei luoghi simbolo delle incompiute

Convocati gli Stati generali e raduni ad Alghero, Porto Torres, Ozieri e Pattada

10 marzo 2023
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Sassari Un percorso unitario di mobilitazione del territorio e delle istituzioni, che partirà dalla convocazione degli Stati Generali, il 27 marzo a Sassari, per discutere le ragioni della protesta, le richieste immediate e i contenuti della piattaforma programmatica. E deflagrerà in quattro tappe successive, in luoghi simbolo dei troppi problemi segnalati, il 3 aprile, ad Alghero, per parlare di trasporti, mobilità e reti, l’11 aprile, a Porto Torres, per industria ed energia, il 17 aprile, a Ozieri, sul tema socio-assistenziale-sanitario e il 24 aprile, a Pattada, su opere strategiche e sicurezza del territorio.

Sale di tono, come promesso, la protesta legata alla vertenza per il nord-ovest dell’Isola. Con Rete Metropolitana, Provincia e Tips che giovedì si sono riuniti nel palazzo della Provincia e hanno licenziato un durissimo documento firmato dal vice presidente della Rete Mario Conoci, l’amministratore unico Pietrino Fois e il coordinatore del Tavolo istituzioni parti sociali di Sassari Pier Luigi Ledda.

«Come continuamente richiamato con forza nelle settimane, nei mesi e negli anni passati – attaccano i tre dando ufficialmente il via alla mobilitazione – il Nord Ovest della Sardegna sembra condannato inesorabilmente ad una emarginazione economico e sociale: i divari tra i diversi territori dell’isola crescono sempre più, ogni investimento è fermo, la povertà cresce, le imprese chiudono. E’ da anni che dichiariamo che occorre intervenire tempestivamente, in modo forte, marcato e risolutivo, per cambiare lo stato delle cose, per invertire le tendenze in atto, per offrire una prospettiva e una speranza anche alle nostre comunità. Ora non c’è più tempo. Serve una svolta. Una svolta vera, decisa e immediata. Una svolta nelle politiche, a partire da quelle per lo sviluppo e per il lavoro. Una svolta nella capacità di agire e mettere in campo programmazione, progettualità, realizzazione. Una svolta negli investimenti in infrastrutture, materiali ed immateriali, per rimuovere quei vincoli che condizionano la competitività del territorio e delle imprese e le opportunità per le persone e le famiglie».

La protesta parte da lontano, da quel documento, “Un Patto per lo Sviluppo della Provincia di Sassari”, firmato a Nule il 7 dicembre 2021, nel quale il Nord Ovest, unito in tutte le sue articolazioni sociali e istituzionali, «ha deciso in modo unitario il modello di sviluppo e le strategie di rilancio per favorire percorsi condivisi di sviluppo integrato locale, di promozione del lavoro e dell’occupazione».

«A quelle proposte e disponibilità non sono arrivate risposte – attacca il documento –. Nessun progetto, nemmeno tra quelli di più facile avvio, è partito. Anche le opere finanziate e persino commissariate sono ferme. Neanche le iniziative che trovano fonte in norme approvate da Parlamento o dal Consiglio Regionale riescono a partire. É quindi arrivato il momento di aprire con urgenza un confronto con la Regione Sardegna e il Governo nazionale. E occorre individuare anche per questo territorio, soluzioni, urgenti e stabili, che consentano di riprendere a progettare e, soprattutto, a realizzare. Servono risposte immediate e un’evidente cambio di rotta. Serve definire in modo certo l’assetto istituzionale, restituendogli dimensione e autorevolezza, dotando gli enti della disponibilità economica e organizzativa, messe in discussione dagli incompiuti riassetti degli enti locali che hanno lasciato nel guado Provincia (in amministrazione straordinaria) e Rete Metropolitana, che in assenza di una struttura operativa e dei finanziamenti previsti per legge, non è stata messa nella condizione di svolgere un ruolo propulsivo».

«Queste motivazioni, questa mancanza di prospettive hanno convinto Tips, Rete Metropolitana, Provincia e i sindaci del territorio ad avviare immediatamente un percorso di mobilitazione volto a ottenere, dal confronto con il Governo regionale e nazionale, «un piano straordinario che promuova la realizzazione del modello di sviluppo contenuto nel “Patto per lo Sviluppo della Provincia di Sassari”, a partire dalla soluzione di quella viene definita una lista di priorità finanziate ma ancora incompiute».

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