La Nuova Sardegna

Sassari Un lungo, partecipato e commosso addio a una persona che con il suo impegno e la sua cultura ha contribuito nel corso degli anni a portare in alto il nome di Sassari nel mondo dell’arte e dell’alta formazione. In tanti, ieri mattina, si sono presentati nella chiesa di Cristo Redentore per assistere al funerale di Antonio Bisaccia, il direttore dell’Accademia d’Arte Sironi (che ha diretto per oltre 30 anni) scomparso giovedì dopo una breve malattia alla vigilia del suo 59esimo compleanno. Un grande abbraccio della città che ieri mattina ha avvolto anche la compagna e le due figlie.

Venerdì Antonio Bisaccia era stato ricordato anche al Teatro Comunale nel corso della prima serata della stagione dell’Ente De Carolis con le parole, salutate da un lungo applauso del pubblico, del direttore artistico Alberto Gazale: « Siamo rimasti sgomenti nell’apprendere questa terribile notizia – ha detto –- arrivata in un momento in cui tanti erano i progetti appena concretizzati grazie all’impegno di Antonio Bisaccia e altrettanti quelli in via di realizzazione. Il suo lavoro in questi anni è stato fondamentale per la crescita culturale del territorio. Perdiamo un cardine della nostra comunità ».

Il nome di Antonio Bisaccia, che era anche diventato presidente del Cnam (il Consiglio nazionale per l’alta formazione artistica e musicale) sarà per sempre accostato ai due grandi progetti sorti grazie alla sua mente visionaria: i progetti di riutilizzo del Masedu e del Mattatoio comunale. Soprattutto quest’ultima struttura, situata proprio davanti alla sede dell’Accademia, lo ha visto impegnato con tutte le sue forze in un progetto per trasformare l’ex mattatoio, chiuso da tempo, in un “Campus delle Arti e dello Spettacolo” che ha già avuto il benestare del Miur ed è ormai vicinissimo al decollo. Quando accadrà, per Sassari sarà una trasformazione urbanistica di grande valore e nessuno come Antonio Bisaccia avrebbe meritato di vivere in prima persona il taglio del nastro inaugurale.