Naufragio, la Procura ha aperto un’inchiesta: indagano carabinieri e capitaneria
Giovannino Pinna potrebbe essere ascoltato nei prossimio giorni come persona informata dei fatti
Sassari Potrebbe essere ascoltato i prossimi giorni, come persona informata dei fatti, Giovannino Pinna, il pescatore sassarese di 35 anni trovato agonizzante giovedì scorso sulla spiaggia di Porchile, dopo 24 ore in mare in seguito al naufragio nel Golfo dell’Asinara del giorno precedente. Dopo i primi accertamenti ora la Procura di Sassari ha aperto ufficialmente un’inchiesta per far luce sull’incidente in mare dei due pescatori sassaresi.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Lara Senatore, sono affidate alla Capitaneria di porto di Porto Torres, in collaborazione con i carabinieri della compagnia di Porto Torres e del comando provinciale di Sassari. Sulla vicenda, che ha visto Giovannino Pinna, 35 anni, e suo cugino Davide Calvia, di 38, andare a picco con un’imbarcazione partita da Porto Torres, ci sono molti aspetti da chiarire. Una delle ipotesi al vaglio della Procura è che i due cugini possano aver utilizzato una imbarcazione scomparsa proprio la sera di mercoledì 12 aprile dagli ormeggi dello scalo di Porto Torres. Scomparsa denunciata dal proprietario. Giovannino Pinna era stato ritrovato vivo dopo oltre 24 ore di ricerche su una spiaggia nel litorale della Marina di Sorso, mentre Davide Calvia è ancora disperso. Il superstite era arrivato in ospedale praticamente in coma a causa dall’ipotermia e dal principio di annegamento. Ora sta bene e i prossimi giorni dovrà chiarire il punto e le modalità in cui la barca è andata a fondo. E anche quale sia il mezzo con cui i due stavano facendo una battuta di pesca sportiva subacquea, così come hanno riferito alla Guardia costiera al momento della richiesta di soccorso. (l.f.)