La Nuova Sardegna

Sassari

Tribunale per i minori

In “fuga” da Bristol ad Alghero con i 2 figli, ma per i giudici di Sassari devono tornare in Inghilterra

di Nadia Cossu
In “fuga” da Bristol ad Alghero con i 2 figli, ma per i giudici di Sassari devono tornare in Inghilterra

E' stato accolto il ricorso del padre dopo che l'ex compagna ha portato in Italia i due ragazzini

06 maggio 2023
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Sassari Si era allontanata dall’Inghilterra, dove era rimasta a vivere anche dopo la fine della relazione con il compagno, e aveva raggiunto la Sardegna (Alghero in particolare) portandosi dietro i due bambini di 12 e 14 anni (figli di entrambi). Senza che il padre ne sapesse nulla. L’uomo si era subito attivato attraverso le autorità giudiziarie inglesi e la vicenda è ora approdata al tribunale dei minori di Sassari.

La “fuga” della donna «dal luogo di residenza abituale dei bambini, senza il consenso del padre», è infatti qualificata dalla convenzione dell’Aja come “sottrazione internazionale di minori”. Il trattato ha lo scopo di assicurare l’immediato rientro dei minori “illecitamente trasferiti o trattenuti in qualsiasi Stato contraente” e “assicurare che i diritti di affidamento e di visita previsti in uno Stato contraente siano effettivamente rispettati negli altri Stati contraenti”.

Il tribunale dei minori – dopo aver sentito tutte le parti in causa, compresi i bambini – alcuni giorni fa ha emesso un decreto che ha disposto «il ritorno immediato dei due minori in Inghilterra, luogo della loro residenza abituale, nei tempi e con le modalità che saranno individuate dal pubblico ministero competente per l’esecuzione – scrive il giudice estensore Elisa Marras – dichiarando che nulla osta a che i minori siano accompagnati in Inghilterra dalla madre». Un decreto immediatamente esecutivo che dispone anche che siano a carico della madre le spese del procedimento.

Collegato in videoconferenza dalla Gran Bretagna, il padre dei bambini (che è titolare della responsabilità genitoriale su entrambi i figli) assistito dall’avvocato Giuseppe Onorato, ha raccontato ai giudici di Sassari che l’ex compagna si era allontanata dall’Inghilterra poco prima dell’udienza che era stata fissata alla “Family Court” di Bristol per definire alcuni aspetti della gestione dei loro figli. Ad esempio definire il tempo che avrebbero trascorso con lui e impedire che i loro nomi venissero cambiati. Aveva richiesto inoltre un provvedimento specifico ritenendosi “escluso dalle decisioni riguardanti le vacanze, l’istruzione, le cure mediche e le attività religiose” dei figli. Questo perché il padre sosteneva che le decisioni della ex compagna fossero unilaterali e lui ne venisse escluso.

Alla Corte di famiglia che l’aveva rintracciata chiedendole spiegazioni in merito alla sua assenza dal procedimento, la donna aveva risposto che la sua partenza era stata determinata dalla volontà di andare a trovare coi ragazzi, durante le vacanze da scuola, i nonni che vivono ad Alghero. E che poi, mentre si trovava in Sardegna, aveva ricevuto una comunicazione di sfratto dalla propria abitazione di Bristol e le era stato offerto un lavoro come insegnante. Ma aveva anche aggiunto che il loro trasferimento era temporaneo e che non intendeva negare al padre il diritto di visitare i figli.

Ai giudici di Sassari, alcuni giorni fa, la donna ha raccontato di un rapporto teso con l’ex compagno. Dissidi dovuti a vari motivi, tra cui l’istruzione dei ragazzi che ora, a suo dire, sarebbero sereni, studiano on line e uno dei due addirittura si rifiuterebbe di avere comunicazioni con il padre.

Diametralmente opposte le dichiarazioni rese dal padre che si è detto preoccupato per la salute mentale dei figli perché la madre li obbligherebbe a trasferirsi di casa molto spesso (8 traslochi in 5 città diverse). Un’instabilità abitativa comporterebbe a suo avviso che non abbiano amicizie solide né continuità scolastica.

Il tribunale di Sassari, dopo aver ascoltato anche i due ragazzi – ed avendo accertato che “a livello giuridico non è configurabile l’ipotesi eccezionale della ferma opposizione al rientro da parte dei minori” – ha accolto il ricorso dell’uomo.
 

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