Bonnanaro, ciliegie distrutte da pioggia e vento: la fiera del 2 giugno è annullata
Decisione obbligata della Pro loco. Il sindaco: «Che amarezza»
Bonnanaro Il maltempo distrugge le ciliegie e la Pro loco di Bonnanaro è costretta ad annullare la 32esima fiera. La decisione è stata presa ieri al termine di una riunione straordinaria convocata dal presidente della Pro loco Giuseppe Faedda alla quale hanno preso parte il sindaco di Bonnanaro, Giovanni Carta, cerasicoltori e hobbisti.
Un triste bilancio per tutti: il 100% della produzione della ciliegia precoce tipica di Bonnanaro e il 60% dei duroni primizie sono andati perduti. Mentre per la qualità dei duroni tardivi si dovrà attendere l’evoluzione climatica per poter fare una stima.
Nessun rinvio per il tanto atteso appuntamento del 2 giugno. La cancellazione dell’evento, seppur dolorosa, è l’unica opzione possibile per i produttori, che nel giro di poco tempo hanno visto il proprio raccolto distruggersi per via del maltempo. «Sono fortemente amareggiato – ha commentato il sindaco di Bonnanaro Giovanni Carta – ma le previsioni meteo dei prossimi giorni ci hanno obbligato ad annullare la fiera». La pioggia, che ha scarseggiano per tutto il periodo invernale rendendolo il più siccitoso degli ultimi anni, è arrivata con un’intensità tale da procurare gravi danni a tutte le coltivazioni, comprese le produzioni ortofrutticole estive e autunnali.
In una sola settimana la pioggia ha raggiunto livelli ben oltre la media stagionale. Se da una parte il fenomeno ha consentito il riempimento dei bacini idrici, rendendo meno probabile il rischio siccità estiva, dall’altra ha distrutto il 100% delle varietà di ciliegie precoci. La raccolta delle ciliegie era, infatti, appena cominciata quando temporali, forti piogge e venti impetuosi hanno devastato le aree di produzione. «Vivere di agricoltura è sempre più difficile – commenta Federico Zonca, agricoltore locale – Io sono uno dei pochi giovani bonnanarese che ha sempre creduto e ha investito nell’agricoltura, ma queste annate così disastrose mi inducono a pensare di abbandonare tutto. Gettare la spugna a volte sembra l’unica soluzione possibile».
Una situazione che riguarda l’isola e il resto della penisola: «La nostra situazione è davvero critica ma penso ai danni subiti in Emilia Romagna, dove tutto è andato perduto». L’attenzione resterà alta nelle prossime giornate: «Queste condizioni avverse comprometteranno pastorizia e viticoltura. Il caldo alternato alle piogge favorisce, infatti, la proliferazione di agenti patogeni. Lancio un appello alle istituzioni affinché ci aiutino», conclude Zonca.