La Nuova Sardegna

Sassari

Porto Torres

Mostra di pittura nell’antico porto: gli scavi romani aprono al pubblico

di Gavino Masia
Mostra di pittura nell’antico porto: gli scavi romani aprono al pubblico

Protagonista l’arte di Odo Tinteri. Si lavora alla valorizzazione del sito

09 agosto 2023
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Porto Torres L’antico porto romano di Porto Torres si apre per la prima volta all’arte. Ieri è stata infatti inaugurata la mostra di pittura “Migrazione e Uomoterra”, dell’artista Odo Tinteri, all’interno degli scavi del Turris Libisonis Portus Sardiniae, aperti per l’occasione al pubblico. Le opere – recentemente esposte nel Palazzo della Borsa di Genova con un grande successo di pubblico – affrontano il tema delle migrazioni secondo l’ottica di un artista che è stato a sua volta migrante. L’evento è organizzato dal Comune insieme al Centro internazionale studi emigrazione italiana, all'Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna e al ministero della Cultura rappresentato dalla Soprintendenza archeologia e dalla Direzione regionale musei Sardegna. L’esposizione, sotto la scalinata tra la stazione marittima e il molo sud, sarà visitabile gratuitamente fino al 20 agosto dalle 10 alle 19.

Gradonata Come location è stato scelto un luogo simbolo venuto alla luce grazie alle indagini condotte dalla Soprintendenza vent’anni fa, durante gli interventi della viabilità portuale, che avevano permesso di mettere in luce diverse strutture di età romana. Si tratta di costruzioni portuali, edifici con pavimento a mosaico, resti della rete viaria che collegava il porto con il cuore della colonia romana di Turris Libisonis. «C’è un protocollo tra Comune, Autorità di sistema portuale e Soprintendenza – ha detto il responsabile di sede Adsp, Marco Mura – il cui obiettivo è rendere fruibile tutta quest’area del porto antico: l’Autorità di sistema portuale ha messo a disposizione 550mila euro per coibentare l’area e posizionare tutte le vetrine dove andranno esposti i reperti archeologici. Il progetto è già in fase esecutiva e trasmesso alla Soprintendenza: dopo l’estate faremo la gara d’appalto per poter aprite tutta l’area al pubblico».

Mostra «Questa antica porta della Sardegna rappresenta lo spazio ideale per affrontare il tema delle migrazioni, dell’accoglienza e dell’incontro tra culture e identità diverse – ha sottolineato Odo Tinteri –. La migrazione è una storia antica come l’uomo: i migranti rassomigliano tutti, anche se il colore della loro pelle è diversa. Parlano la stessa lingua, senza parole. Il mare è stato culla delle loro speranze e spesso tomba dei loro sogni. Non so raccontare le cause della disperazione. Sono montagne che cadono addosso, sono cieli di piombo, sono spacchi abissali nel terreno rovente. Gli uomini tutti, sono migranti che devono fare i conti con la natura. Siamo tutti migranti in questa terra. Siamo natura e ce ne siamo dimenticati. Siamo terra e ci siamo dimenticati che terra diventeremo».

Comune «L’opera di Odo Tinteri è conosciuta e acclamata in tutto il mondo, e ci riempie di orgoglio il fatto che periodicamente voglia condividere le sue creazioni con la comunità turritana – ha detto il sindaco Massimo Mulas –. Così è stato con le opere che ci ha regalato e che arricchiscono il nostro lungomare. Questa mostra è stata accolta con tutti gli onori a Genova. Affronta un tema che a noi è molto caro: la nostra è una città portuale e per definizione è luogo di incontro e scambi. Ci teniamo che mantenga la sua natura di comunità accogliente, luogo che non ha paura di chi è portatore di una identità diversa».
 

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