Sassari, si cointesta il conto del fratello e gli porta via centomila euro
La scoperta fatta dai parenti quando il titolare è deceduto
Sassari Prelievi e acquisti, anche di beni di lusso, erano quasi all’ordine del giorno. Tra Alghero e Porto Cervo le “strisciate” per lo shopping con la carta del conto corrente Postale - intestato al fratello totalmente incapace di intendere e di volere - sono passate inosservate per anni.
Solo quando il titolare del conto è venuto a mancare, dopo 17 anni di ricovero in una struttura sanitaria di Sassari, e gli altri componenti della famiglia hanno chiesto notizie dei risparmi del defunto, il castello ha iniziato a scricchiolare. Due sorelle e un terzo fratello sono sbiancati quando - ottenuta da “Poste Italiane” la lunga lista dei movimenti - hanno scoperto che qualche anno prima il conto era stato misteriosamente trasferito dall’ufficio postale del paesino in cui viveva la famiglia a quello di Alghero, dove era residente un altro fratello. E contestualmente quest’ultimo, un ex cameriere di 68 anni, era riuscito a farselo cointestare. Da quel momento erano iniziati anche gli acquisti e i prelievi di denaro. Gran parte dello shopping - risulta dalle carte - era stato fatto da Trony, un negozio di elettrodomestici di Alghero, e poi da Bricoman a Sassari e in vari negozi di edilizia. I prelievi invece - anche di cifre altissime, fino a 40mila euro - risultavano spesso eseguiti a Porto Cervo. Impossibilitato a muoversi dalla casa di riposo, il titolare del conto corrente era all’oscuro di tutto. Per i parenti era stato semplice fare il resconto di quanto negli anni era stato portato via. Titolare di due pensioni di invalidità, l’uomo riceveva sul conto - in cui erano stati depositati anche dei soldi ereditati dopo la morte dei genitori - l’accredito da parte dell’Inps di circa 2000 euro al mese. Scoperti acquisti e prelievi, le due sorelle e il fratello del defunto si erano rivolti ai carabinieri. Dopo le indagini l’uomo era stato rinviato a giudizio. Ieri mattina davanti al giudice Valentina Nuvoli sono comparsi, assistiti dall’avvocato Danilo Mattana, i tre fratelli del 68enne che si sono costituiti parte civile nel processo. L’imputato non era presente, ma prima o poi dovrà presentarsi in aula per difendersi dalla accuse della Procura. L’uomo deve rispondere di circonvenzione di incapace.
In aula ieri le due sorelle e il fratello hanno ripercorso la vicenda e ribadito le accuse nei confronti del fratello. «Ci fidavamo di lui - hanno detto - e non avremmo mai pensato che sarebbe arrivato a fare quello che ha fatto». Lo scoperta sconvolgente era stata fatta al momento della successione. «Solo quando abbiamo chiesto la documentazione contabile alle Poste - hanno spiegato ieri i tre fratelli - abbiamo scoperto che il conto era cointestato con l’altro nostro fratello. Le uniche somme che abbiamo potuto imputare validamente a pagamenti svolti nell’interesse del fratello che non c’è più - hanno aggiunto - erano i 650 euro della retta mensile. Tutto il resto - hanno concluso - erano acquisti e prelievi fatti tra Alghero e Porto Cervo, di cui non eravamo a conoscenza». Il processo è stato rinviato a fine gennaio del prossimo anno per sentire l’imputato.