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Sassari

Tribunale

Truffa da 150mila euro ai danni di un anziano medico: il pm di Sassari chiede 4 anni per un ex carabiniere

di Nadia Cossu
Truffa da 150mila euro ai danni di un anziano medico: il pm di Sassari chiede 4 anni per un ex carabiniere

L’imputato era finito a processo con l’accusa di circonvenzione di incapace. A febbraio la parola ai difensori

20 ottobre 2023
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Sassari Quattro anni di reclusione per aver raggirato un anziano medico riuscendo a portargli via – secondo l’accusa – 150 mila euro.

Ieri mattina il pubblico ministero Andrea Giganti, a conclusione della requisitoria davanti al giudice Claudia Sechi, ha formulato la richiesta di condanna nei confronti di un ex carabiniere finito a processo per circonvenzione di incapace. In base alla ricostruzione del quadro accusatorio l’imputato Paolo Diego Augias, di 55 anni, era riuscito a ottenere la fiducia di un ex medico ottantenne, affetto da patologie neurologiche, millantando l’appartenenza alle forze di polizia e la disponibilità di denaro e titoli. Tra le altre cose gli avrebbe anche fatto credere di possedere abitazioni di prestigio in Costa Smeralda e numerosi quadri d’autore, presentandogli documentazione falsa per carpirne la buona fede. In questo modo il 55enne sarebbe riuscito a farsi consegnare dal medico circa 150mila euro. Dopo la denuncia dei familiari la Procura aveva aperto un’inchiesta per truffa, accusa che si è poi aggravata all’esito dell’udienza preliminare per diventare circonvenzione di incapace.

L’indagine della guardia di finanza di Sassari era partita dopo la denuncia dei figli del medico in pensione che si erano resi conto della grave situazione in cui si trovava il genitore e si erano rivolti all’avvocato Gianluigi Poddighe, con il quale si sono costituiti parte civile nel processo. Il legale ieri mattina, al termine della sua discussione nella quale ha ripercorso tutta la vicenda, si è associato alla richiesta di condanna del pubblico ministero.

Impaurito e disorientato per via della malattia e delle continue pressioni esercitate dal 55enne l’anziano era riuscito comunque a fornire indicazioni fondamentali agli inquirenti. Sulla base degli elementi raccolti, le fiamme gialle avevano ricostruito le tappe della truffa messa a segno tra settembre del 2017 e agosto del 2018. Dalle verifiche era emerso che l’imputato si sarebbe fatto dare, in diverse occasioni, circa 150mila euro per la ristrutturazione di alcuni immobili, in realtà mai posseduti, promettendone la restituzione una volta vendute le abitazioni che – a suo dire – erano già state opzionate dagli acquirenti. Alla richiesta di restituzione del denaro, il truffatore avrebbe cominciato a intimorire l’ottantenne minacciando ritorsioni e invitandolo senza mezzi termini a non rendere note quelle cessioni di denaro e di altri beni.

Il processo è stato aggiornato a febbraio per la discussione dei difensori Claudio Mastandrea e Gian Paolo Galleri.
 

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