La Nuova Sardegna

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Atto intimidatorio

Sassari, bomba carta nella cassetta delle lettere: Natale di paura a San Donato

di Luca Fiori
Sassari, bomba carta nella cassetta delle lettere: Natale di paura a San Donato

L’esplosione lunedì sera ha mandato in frantumi anche una parte del portoncino d’ingresso dell’abitazione di un pensionato sassarese che un mese fa aveva subito minacce. Indagano i carabinieri

28 dicembre 2023
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Sassari «Ho pensato che fosse esplosa la bombola del gas. Mi ero appena messo a dormire quando ho sentito un’esplosione fortissima e temendo di saltare in aria sono corso per strada in pigiama e ho chiamato i carabinieri». Giuseppe Aristarco, sassarese di 67anni, ha temuto il peggio, ma fortunatamente le schegge del pannello in legno del portoncino d’ingresso della sua abitazione e della cassetta della posta - andati completamente distrutti - non lo hanno raggiunto.

Mancavano pochi minuti alle 21 di lunedì, la sera di Natale, quando una violentissima esplosione ha rigettato il quartiere di San Donato nella paura e nel terrore. Qualcuno - forse per spaventare il pensionato - ha depositato un grosso petardo o una piccola bomba carta all’interno della cassetta delle lettere dell’abitazione al pian terreno del 67enne, che solo poche settimane prima era stato minacciato per strada da un cittadino nigeriano.

La deflagrazione ha mandato in frantumi la cassetta e divelto una parte del portoncino in legno. «Non ho dormito per tutta la notte - racconta il pensionato ma non ho idea di chi possa essere stato. Non ho nemici - spiega - anche se qualche settimana fa sono stato minacciato di morte in mezzo alla strada. Un nigeriano che conosco di vista - spiega il pensionato - mi ha affrontato con una bottiglia, mi ha detto che me l’avrebbe spaccata in testa.

Poi ha aggiunto che mi avrebbe steso per terra e ammazzato - prosegue - ma credo che fosse alterato per problemi suoi personali, non credo ce l’avesse realmente con me. Detto questo - aggiunge Giuseppe Aristarco - questo posto sta diventando come Scampia, con tanto di vedette sempre pronte ad avvisare quando si avvicinano le forze dell’ordine. Vorrei vendere questa casetta - ammette con rammarico - e andare a vivere da un’altra parte». Dopo la richiesta di intervento al 112, lunedì sera in via San Donato si sono precipitati sia i carabinieri che la polizia.

Le indagini sono state affidate agli uomini dell’Arma. I carabinieri hanno eseguito i rilievi, ma non hanno trovato tracce del petardo e tanto meno anima viva. I militari hanno comunque costatato i danni subiti dal 67enne e avviato le indagini per risalire al responsabile. Ieri mattina la vittima dell’atto intimidatorio ha presentato una denuncia in caserma.

«Quando sono corso in strada dopo l’esplosione - prosegue Aristarco - dentro casa c’era così tanto fumo che non si poteva respirare. Guardi qui - dice mostrando la parte del portoncino in cui era applicata la cassetta per la corrispondenza - il legno lo ha proprio strappato. Per non parlare del danno che ha fatto dentro casa - aggiunge - l’esplosione ha fatto volare per terra alcuni appendi abiti che avevo attaccato alla parte interna del portoncino. È volato tutto per terra - conclude - ho avuto molta paura lo ammetto».

Due mesi fa, dopo un altro episodio di violenza, il quartiere si era ribellato ed era sceso per strada, attraversando il centro della città con una fiaccolata che aveva radunato alcune centinaia di persone. Pochi giorni dopo si era riunito in Prefettura il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza convocato dalla prefetta Grazia La Fauci. I residenti ora temono che l’esplosione della notte di Natale sia l’inizio di una nuova escalation di violenza.

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