La Nuova Sardegna

Sassari

Scuole

Bono, iI futuro passa per lo sviluppo di ecosistemi e ambiente

di Barbara Mastino
Bono, iI futuro passa per lo sviluppo di ecosistemi e ambiente

Gli studenti incontrano i ricercatori dell’Uniss

13 marzo 2024
2 MINUTI DI LETTURA





Bono Si è parlato di “Infrastrutture verdi e Reti ecologiche: ipotesi di sviluppo sostenibile nei paesaggi mediterranei” ieri nell’Istituto superiore Cocco Ortu di Bono, sede staccata del Fermi di Ozieri, in un incontro tra gli studenti e i ricercatori dell’Università di Sassari impegnati nell’Ecosistema dell’Innovazione (Pnrr e Ins Sardegna) sul versante del patrimonio ambientale.

Coordinati dalla referente di plesso di Bono professoressa Adriana Fenu, con la dirigente Sandra Carta, i lavori si sono aperti con una relazione del docente dell’Uniss Emmanuele Farris, coordinatore del work package 5 sulle Infrastrutture verdi, sull’importanza di una gestione consapevole e sostenibile delle infrastrutture verdi territoriali, «sia per migliorare il benessere delle persone che vivono nei centri urbani e nelle campagne, sia per creare nuove opportunità di lavoro, i “green jobs”, che valorizzino i percorsi di studio come quello intrapreso qui a Bono e contribuiscano ad arrestare l’emigrazione dei giovani e la fuga di cervelli dalle zone interne e rurali alle aree urbanizzate del nord Italia ed estero» ha detto.

Nell’intervento del ricercatore Alfredo Maccioni, si è approfondito l’aspetto delle opportunità di sviluppo locale, «rappresentate dalla valorizzazione del capitale naturale locale, in particolare le risorse botaniche autoctone, che presentano nel territorio una ricca flora spontanea che annovera numerose specie dalle potenzialità applicative finora poco esplorate, che vanno dal campo farmaceutico a quello cosmetico, da quello alimentare a quello biotecnologico e molti altri». «Con questa iniziativa – hanno commentato i promotori al termine dell’incontro – scuola e Università hanno dimostrato l’importanza di fare rete per offrire ai giovani delle zone interne nuove prospettive di crescita personale e socio-economica, con l’obiettivo di formare nuove generazioni più consapevoli delle risorse del territorio, dotate di strumenti conoscitivi i per affrontare il futuro ipotizzando percorsi di inserimento lavorativo che utilizzino e valorizzino in maniera sostenibile le risorse ambientali . In questo ambito le infrastrutture verdi mediterranee, intese come foreste, siepi e pascoli, rappresentano un eccezionale serbatoio di biodiversità, che va non solo preservato per le generazioni future, ma soprattutto gestito e valorizzato per garantire prospettive di sviluppo sostenibile per le zone interne».


 

In Primo Piano
Il report

Censimento, nuovo record di denatalità in Sardegna

Le nostre iniziative