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Sassari, la Galleria Monserràt all’asta fallimentare: offerte da 5 milioni

di Davide Pinna
Sassari, la Galleria Monserràt all’asta fallimentare: offerte da 5 milioni

Il centro commerciale di via Budapest attende il rilancio da parte di qualche coraggioso imprenditore

25 maggio 2024
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Sassari Viene quasi da pensare che ci sia una maledizione, dalle parti del parco di Monserrato. Basta guardare al ristorante accanto all’area verde, chiuso da fine 2023 e per il quale il Comune non riesce a trovare un gestore. O al centro commerciale Galleria di Monserràt, dove le attività che resistono sono sempre di meno.

Il grande complesso è finito all’asta fallimentare per la terza volta: chi vorrà aggiudicarselo avrà tempo sino al 5 luglio per presentare un’offerta. Certamente, dovrà rompere qualche salvadanaio: il prezzo base della gara è di 6 milioni e 877mila euro, ma sarà possibile partire, con le offerte, da quota 5 milioni 158mila euro. Più o meno la metà di quanto richiesto dai curatori nel primo tentativo di gara, andato deserto a luglio del 2022: 9 milioni e 170mila euro. Sorte non meno felice è capitata alla seconda asta, ad aprile 2023.
Un disinteresse che è quasi difficile da spiegare, se si pensa che il centro commerciale si trova in una posizione che, sulla carta, dovrebbe far brillare gli occhi a qualsiasi imprenditore: in uno degli ingressi diretti alla città dalla 131. Eppure basta farsi un giro al primo piano, per rendersi conto che le cose non vanno per niente bene. Sono aperte la palestra, il centro di medicina sportiva e il centro estetico: il resto del piano è in abbandono.
Le infiltrazioni macchiano l’intonaco attorno a una vetrata panoramica, che mostra Monte Oro e, sullo sfondo, l’isola dell’Asinara. Un cartello segnala il divieto di giocare a pallone nel vasto atrio, per evitare danni al sistema antincendio a soffitto. Fuori non va meglio: il ristorante Tie Break con annesso bar è chiuso, mentre resiste con successo, dall’altro lato della strada, Bistrò 369. Accanto è aperta una clinica odontoiatrica.

Cartelli e catene segnalano perentori davanti alle scale mobili: ai clienti del centro commerciale è vietato il passaggio. Bisogna passare per un ascensore sgangherato per andare al piano terra. E anche lì, i superstiti si contano sulle dita di una mano. C’è il Conad Superstore, insieme a Saponi & Profumi, un negozio di abbigliamento e una rivendita di sigarette elettroniche e liquidi annessi.
Tutti gli altri locali chiusi, persino la sala delle slot machine, che uno si immagina non conoscano mai crisi. E invece no. L’assetto dei beni all’asta non è dei più lineari, alcuni degli locali non fanno parte della procedura, ma la gran parte del complesso, parcheggi compresi, sì. Si troverà un acquirente interessato a rilanciare il centro commerciale Galleria Monserràt? La risposta arriverà in estate, a inizio luglio.


 

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