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Elezioni

Sassari, rush finale per i cinque candidati sindaci

di Roberto Sanna
Sassari, rush finale per i cinque candidati sindaci

Ultimi appuntamenti prima del silenzio elettorale che scatterà sabato

03 giugno 2024
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Sassari Se fossimo in una gara ciclistica, si potrebbe dire che i corridori di testa hanno appena superato il triangolino rosso dell’ultimo chilometro e si preparano a lanciare lo sprint finale per la vittoria. Da ieri i cinque candidati sindaci sono entrati nella settimana conclusiva della campagna elettorale e stanno radunando le ultime forze per gli incontri che ancora hanno in agenda: venerdì sarà l’ultimo giorno utile, poi sarà silenzio elettorale. Sabato pomeriggio (dalle 15 fino alle 23) si apriranno le urne per le elezioni europee e quelle comunali, con i seggi che rimarranno aperti domenica dalle 7 alle 23. Lo spoglio per le europee comincerà subito, mentre per le comunali il via arriverà lunedì nel primo pomeriggio.

I giorni che precedono il voto sono tradizionalmente riservati anche al grande evento finale in piazza promossi dai singoli candidati e anche questa volta non si è fatta eccezione: ad aprire la serie è stato lunedì 3 giugno, all’Emiciclo, il rettore Gavino Mariotti, candidato della coalizione di centrodestra, sardista, civica e autonomista che ha lanciato il suo appello al voto, illustrato ancora una volta il suo programma e ha quindi fatto salire sul palco anche tutti i candidati della coalizione. mercoledì 5 giugno, invece sarà una giornata impegnativa con tre candidati che si sfideranno a poche centinaia di metri di distanza sui palchi allestiti in tre piazze simbolo del centro storico: Nicola Lucchi (Civici) sarà in piazza Fiume, Giuseppe Palopoli (Sassari svegliati) ha invece scelto piazza Castello mentre Mariano Brianda (Costituente per Sassari) parlerà in piazza Tola. Giovedì6 giugno  l’ultimo evento programmato nel salotto cittadino con Giuseppe Mascia, candidato del Campo largo.

La campagna elettorale è stata contraddistinta, quest’anno, da un numero impressionante di confronti elettorali tra i candidati, che dopo il primo alla “Nuova Sardegna” sono stati chiamati chiamati un po’ da tutte le parti, da istituzioni come la Fondazione Segni fino ai comitati di quartiere. «Siamo passati dagli incontri coi cittadini nei bar a quelli nelle associazioni, in questi giorni le richieste sono state tantissime – dice Mariano Brianda – e purtroppo non potrò accontentare tutti. Quello che è emerso è che il nostro modello di una politica al servizio dei cittadini ha riscosso grande interesse». Nicola Lucchi, avvocato, passerà dagli incontri in piazzale Segni a quelli nelle borgate della Nurra agli impegni inderogabili del suo lavoro che lo vedranno oggi in aula in un’udienza del processo per l’omicidio Saladdino: «Tantissimi confronti quest’anno, un’enormità – dice –. Ho girato molto e ho parlato con la gente, conosco la città perché l’ho amministrata negli ultimi cinque anni e ho notato grande interesse e curiosità della gente». Giuseppe Mascia in questi giorni sta incontrando «istituzioni, consorzi, associazioni di settore, assessori regionali – dice – ma anche imprese e semplici cittadini nei quartieri. Sta emergendo chiaramente che la città vuole cambiare, vuole un cambiamento forte e reale». Giuseppe Palopoli sta facendo lavorare il suo staff: «Questa campagna elettorale non è altro che la prosecuzione di quello che ho fatto in questi anni in consiglio comunale, individuare i problemi della città, incontrare la gente e dare una mano a risolverli. Io lavoro per gli umili e gli ultimi».

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