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Sassari, domanda sull’inchiesta giudiziaria: Gavino Mariotti abbandona il confronto fra candidati sindaci

Sassari, domanda sull’inchiesta giudiziaria: Gavino Mariotti abbandona il confronto fra candidati sindaci

Il candidato del centrodestra lascia la sala infuriato con il moderatore

04 giugno 2024
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Sassari Dopo tantissimi confronti elettorali all’insegna del fair play, i fuochi d’artificio sono scoppiati ieri all’Hotel Grazia Deledda, in un incontro organizzato dal comitato San Paolo-San Giuseppe e moderato dal giornalista Pier Giorgio Pinna. Al confronto non si era presentato Giuseppe Palopoli di “Sassari Svegliati”, mentre Nicola Lucchi (Civici) ha lasciato la sala quasi subito, dopo il primo giro di domande, per via di impegni personali. Così al tavolo sono rimasti Gavino Mariotti della Coalizione di centrodestra, Giuseppe Mascia del Campo largo e Mariano Brianda della Costituente per Sassari.

Il secondo giro di domande promosse dal moderatore è stato presentato come domande “cattive” e la prima è stata indirizzata al rettore Gavino Mariotti riguardo l’indagine per associazione mafiosa e segreta nell’ambito dell’inchiesta “Monte nuovo” della Dda di Cagliari. Mariotti ha dato la sua versione dei fatti, ribadendo di aver conosciuto l’orgolese Tonino Crissantu all’interno delle attività universitarie riguardanti i detenuti e di essere stato invitato ad alcuni spuntini in Barbagia ai quali non ha negato di aver partecipato, aggiungendo che i suoi rapporti con gli orgolesi indagati nell’inchiesta si fermavano lì.

La seconda domanda è stata rivolta a Mariano Brianda, al quale è stato chiesto di spiegare come mai nella sua lista definita “dei giovani” ci siano persone attorno ai 40 anni di età.

La domanda ha però scatenato la reazione di Mariotti che ha contestato una disparità di trattamento nella “cattiveria” delle domande e anche in sala il pubblico ha cominciato a rumoreggiare. Dopo alcuni minuti di contestazioni e discussioni, il rettore ha deciso di abbandonare la sala seguito da diverse persone. L’atmosfera nella sala, tra l’imbarazzo degli organizzatori, a quel punto è diventata surreale, in un clima che non era certo quello che tutti si aspettavano.

Il confronto elettorale si era così ridotto a un faccia a faccia a due tra Giuseppe Mascia e Mariano Brianda, i quali si sono trovati in una situazione piuttosto scomoda, certamente diversa da quella per la quale si erano presentati. Così anche loro, dopo una breve consultazione, hanno deciso di abbandonare il confronto e hanno lasciato il “Grazia Deledda”.

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