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Elezioni Comunali 2024
Il voto

Comunali, Giuseppe Mascia eletto sindaco al primo turno: «E ora cambiamo Sassari»

di Giovanni Bua
Comunali, Giuseppe Mascia eletto sindaco al primo turno: «E ora cambiamo Sassari»

Il candidato del Campo largo supera di forza il 50% ed evita il ballottaggio. «Intercettata la forte voglia di cambiamento che si respira in città»

11 giugno 2024
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Sassari «Lavoreremo per portare avanti Sassari, per costruire una Sassari nuova, per dare fiducia e speranza Siamo qui per questo, dateci una mano». Sono le 21.43 quando Giuseppe Mascia rompe gli indugi, e si scioglie in un abbraccio con Salvatore Sanna, che da ore dirige il traffico dell’implacabile macchina dei rappresentanti di lista del campo largo. I risultati della 137ª sezione su 140 sono appena arrivati e il vantaggio accumulato è ormai incolmabile: Giuseppe Mascia è sindaco di Sassari con una mirabolante e in fondo inaspettata vittoria al primo turno. Con oltre 16mila voti di vantaggio sul secondo classificato Nicola Lucchi.

La sala della storica, e un po’ cadente, sede del Pd di via Mazzini è ormai stracolma di quell’incomparabile mix di storie, facce, generazioni e colori che il centrosinistra riesce a unire quando scocca la (rara) scintilla dell’unità. Silvio Lai non c’è perché è saltato in macchina ad andare a vedere di persona che succede in un seggio che tarda a dare i voti. Gianfranco Ganau è fermo alle spalle di Mascia da ore, fa i conti con lui, lo rassicura, lo schernisce un po’ per la sua prudenza. Gavino Manca porta i risultati dei seggi e scherza dicendo che sono tutti amici suoi. Giacomo Spissu si mimetizza in mezzo al pubblico, lasciando la prima fila intorno al tavolo all’instancabile staff, che digerisce numeri e pizzette, coinvolgendo il pubblico che cresce. Il trend è chiaro fin dalla prima sezione scrutinata, sempre un pelo sopra il 51 per cento. Non cambia mai, non scende, non decolla.

Arrivano le sezioni “pesanti”, i feudi di via Savoia e Carbonazzi, scoppiano gli applausi. Si decide di aspettare che manchino 30 sezioni, poi 20, poi 10. Alla fine, alle 21.43, arriva la 137ª sezione, l’abbraccio, Mascia che si alza in piedi, le lacrime che spuntano. «Quando si lavora e si è seri i risultati arrivano – dice Mascia – senza farci ingabbiare. Non me lo aspettavo, ma sapevo che poteva arrivare lavorando insieme. La voglia di cambiamento è forte in questa città e ora tocca a noi».

Poi squilla il telefono, è Nicola Lucchi: «È stato un avversario serio e leale – racconta Mascia – mi ha detto che ora è il momento della responsabilità. Noi siamo un gruppo che vuole lavorare bene e tanto. Sassari cambia riprendendo consapevolezza delle sue caratteristiche, riprendendo il suo ruolo di guida di comunità che insieme vogliono costruire un nuovo progetto di città e di territorio».

«Il lavoro è stato duro è difficile – continua Mascia – abbiamo lavorato tanto prima e tanto in campagna elettorale. Ci siamo esposti con naturalezza e serietà e le persone hanno apprezzato. Mi sono accorto che c’era fiducia in una generazione che tiene le precedenti e guarda alle successive, e riesce a essere un legame con serietà e la giusta responsabilità. Noi ci siamo candidati per questo. Sappiamo che il quadro nazionale e internazionale è complesso, ma abbiamo fatto vedere che qui da noi si può andare in un’altra direzione, lo abbiamo dimostrato con Alessandra Todde, lo abbiamo ribadito a Sassari, ad Alghero, a Castelsardo e a Cagliari».

Poi arrivano le lacrime: «Io le emozioni le libero, perché c’è un grande carico, una grande responsabilità, una grande felicità. Questa non è la proposta di Giuseppe Mascia ma di un gruppo ampio e forte, pronto a sbagliare, ma determinato a fare. E penso che la città lo abbia capito e sarà con noi. Ci mettiamo subito al lavoro, iniziando dalla costruzione della squadra insieme al mio partito e a tutta la coalizione. Lavoreremo con i sindaci e le sindache del territorio per costruire qualcosa di importante insieme».

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