Il commissario provinciale di Sassari Vincenzo Corrias lascia la Lega: «Non ci siamo presi»
Dopo un anno alla guida del partito le dimissioni: «Non ho più trovato gli stimoli necessari»
Sassari «Lascio la Lega rassegnando le dimissioni da Commissario Provinciale e da iscritto». Così Vincenzo Corrias che, dopo un anno dal suo ingresso nel partito di Salvini, rassegna le sue dimissioni dall’incarico.
«La mia adesione al Partito fu un’adesione non priva di riserve derivanti dalla condizione della Lega in termini di immagine e consenso - sottolinea Corrias – a causa di una serie di fattori negativi in chiave squisitamente locale, condizione poi certificata dal risultato elettorale non esaltante. A tutto questo, però faceva da contraltare la mia convinzione che questa condizione paradossalmente avrebbe favorito un deciso rinnovamento nel segno di una discontinuità con il recente passato, nell’organizzazione e nei metodi di comunicazione con i media e le comunità territoriali. In buona sostanza una ripartenza che, come tutti gli inizi, lasciava ben sperare in termini, di crescita generale, affermazione personale, credibilità».
Rinnovamento che per Corrias non è arrivato: «Certo – sottolinea l’ex coordinatore provinciale - a parziale giustificazione le scadenze elettorali intervenute non hanno lasciato molto spazio alle riflessioni interne e ci si è letteralmente “trascinati” nel tentativo di chiudere liste volenterose, ma non performanti. In quelle occasioni uno sforzo generale, con anche il mio personale contributo, ha consentito una mobilitazione e partecipazione che non era alla vigilia scontata visti i precedenti, e tutto questo in particolare in occasione degli interventi del Sottosegretario Molteni e del Ministro Giorgetti e in tutte le assemblee successive. Ma tutto questo ha prodotto solo una percezione sbagliata configurando una crescita in termini di partecipazione che, in realtà, era semplicemente il risultato di qualche sforzo personale con amici presenti a titolo di cortesia più che di condivisione ideale».
«In questa incerta prospettiva – chiude Corrias - non ho più trovato gli stimoli necessari. Resto, per mia storia politica, profondamente anticomunista, ma visceralmente antifascista, convintamente democratico, rispettoso verso qualunque condizione personale, seppure sostenitore della famiglia tradizionale nella identificazione con la famiglia naturale. Assolutamente favorevole all’integrazione ma nel rispetto di accoglie e di chi è accolto con un solo faro: la legalità per tutto e per tutti. Con queste premesse, concludendo, lascio la Lega rassegnando le dimissioni da Commissario Provinciale e da iscritto, ringrazio comunque il Partito per l’opportunità riservatami, ma, come si suol dire, “non ci siamo presi”, può accadere, questo, però non fa venir meno il mio rispetto verso chi continuerà a farne parte. Lascio degli amici ai quali va il mio augurio di buon proseguimento più sincero nell’auspicio che il loro sacrificio, il loro impegno sia in qualche modo ripagato nei termini che essi si attendono».