La Nuova Sardegna

Sassari

Il salvataggio

Detenuto tenta il suicidio a Bancali, salvato da un poliziotto penitenziario

Detenuto tenta il suicidio a Bancali, salvato da un poliziotto penitenziario

Michele Cireddu (Uil Pa Polizia Penitenziaria): «Intervento provvidenziale, ma la situazione nelle carceri ormai è drammatica»

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Sassari Momenti di tensione nella casa circondariale sassarese di Bancali dove nella notte di martedì 12 un detenuto ha tentato il suicidio con delle lenzuola annodate per preparare un cappio. È stato provvidenziale l'intervento tempestivo dell'agente della sezione che, dopo aver fatto assistere un altro detenuto colto da malore, ha prontamente effettuato un giro di controllo intercettando così, in tempo utile, il tentativo di suicidio. Ha quindi dato l'allarme sono intervenuti a supporto altri poliziotti con cui è riuscito a slegare il cappio, la tempestività degli interventi ha consentito ai medici di rianimare il detenuto che, dalle prime frammentarie informazioni, pare si sia ripreso e non sia in pericolo di vita.

A renderlo noto il segretario generale della Uil Pa Polizia Penitenziaria Michele Cireddu che aggiunge: «Grazie alla tempestività ed all’intuizione degli agenti in servizio nella sezione detentiva, è stato miracolosamente salvato un detenuto dal suicidio. Se il poliziotto non avesse intuito qualcosa di strano dal fatto che il compagno di cella dell'autore del gesto si fosse lamentato di un malessere e apparisse turbato senza una ragione evidente, e non avesse deciso di approfondire la situazione, il tragico bilancio dei suicidi, ormai a quota 80, sarebbe stato ancora più grave. L'ennesimo controllo, in questo caso, ha evitato una nuova tragedia. Proprio ieri abbiamo incontrato l'assessore alla sanità Armando Bartolazzi, esponendogli le gravi difficoltà che i nostri poliziotti incontrano quotidianamente a causa della carenza di medici. Un esempio emblematico è l'istituto di Oristano, dove è presente un medico solo qualche giorno a settimana. Abbiamo inoltre sottolineato la necessità di attivare i reparti detentivi ospedalieri. La prontezza con cui gli agenti hanno allertato i soccorsi e liberato un detenuto da un tentativo di suicidio sarebbe stata vanificata senza la presenza di un medico in istituto. Questo episodio dovrebbe fungere da monito per le istituzioni, affinché non vanifichino il lavoro e il sacrificio degli agenti che stanno tenendo in piedi un sistema sanitario penitenziario al collasso».

«Dal punto di vista organizzativo – continua Cireddu - anche l’Amministrazione non sta dimostrando di certo di essere in una situazione migliore della sanità penitenziaria: Il Provveditore Galati è stato assegnato in Piemonte e Liguria dopo aver assicurato un periodo in Sardegna che, dal punto di vista delle relazioni sindacali, non sarà di certo ricordato come uno dei più rosei per usare un eufemismo. E’ surreale inoltre che nonostante delle gravi problematiche strutturali e organizzative presenti a Bancali denunciate dalla UIL e constatate di persona dallo stesso Provveditore e dal sottosegretario alla Giustizia Delmastro, a distanza di mesi non sia cambiato assolutamente nulla, nonostante le rassicurazioni ricevute. La Sardegna ha urgente bisogno di un nuovo Provveditore con cui ricostruire partendo dalle macerie! Fortunatamente la capacità operativa della Polizia Penitenziaria è inversamente proporzionale alla disastrosa situazione organizzativa di un amministrazione che a nostro avviso sta facendo acqua da tutte le parti. Al Personale di Polizia Penitenziaria intervenuto va il plauso di tutti i livelli della Uil, con l’auspicio che anche l’Amministrazione sappia riconoscerne la straordinaria capacità».

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