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Parco dell’Asinara, ecco tutti i nomi in corsa per la guida dell’ente

di Gavino Masia
Parco dell’Asinara, ecco tutti i nomi in corsa per la guida dell’ente

Attorno al nuovo incarico si è creato uno stallo che mette a rischio la governance

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Porto Torres È a rischio la governance politica e amministrativa del Parco nazionale dell’Asinara, a poche settimana dai primi ponti festivi e dall’arrivo dei primi visitatori. Sale infatti la preoccupazione per le ultime vicissitudini legate al la nomina del nuovo organo di direzione politica del Parco, anche in virtù della scadenza ormai prossima, l’11 febbraio, dell’incarico del direttore Vittorio Gazale.

Se non ci sarà un intervento deciso da parte del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, in questi giorni si potrebbe entrare in un pericoloso vuoto gestionale e con conseguenze per tutte le attività dell’ente. Da diversi giorni i rumors raccontano che la pratica per la nomina del nuovo presidente o commissario dell’Ente Parco sia in dirittura d’arrivo e i nomi più accreditati sono quelli circolati in questi ultimi giorni. Su tutti quello del biologo Gianluca Mureddu – già componente del Consiglio direttivo del Parco nazionale di La Maddalena – in quota Fratelli d’Italia ma pare con diversi ostacoli dell’ultima ora. L’altro nome è quello del veterinario Giovanni Cubeddu, commissario uscente del Parco e in quota Forza Italia. Un altro candidato di cui si parlava era Emanuele Beccu, ex capo di gabinetto dell’assessorato regionale all’Ambiente, anche lui in quota Fratelli d’Italia.

La nomina del Commissario consentirebbe al Parco di superare questa fase critica, con l’approvazione del bilancio 2025 e i disciplinari per le attività delle visite con lo sblocco di oltre 75 concessioni. In ballo ci sono inoltre gli accordi convenzionali con il Comune di Porto Torres e la Rete Metropolitana, e tutta la programmazione comunitaria con diversi progetti di rilievo internazionale. Il grido di allarme era stato lanciato qualche settimana fa dal sindaco Massimo Mulas e dagli operatori economici che avevano scritto anche una nota di preoccupazione al ministro e alla presidente della Regione. I due si sono incontrati un paio di giorni fa a Roma, con la presidente Todde che ha ribadito al ministro Pichetto Fratin l’esigenza di arrivare al più presto alla nomina degli organi legittimati a governare i Parchi, ricordando che nell’individuazione della figura del presidente è necessaria l’intesa fra Stato e Regione.

Il presidente dell’Ente Parco manca dal febbraio 2016 e i componenti del Consiglio direttivo dal gennaio 2020. Un Commissario è chiamato ad una gestione ordinaria per una durata massima di sei mesi, ma la programmazione che deve essere fatta in un Parco come l’Asinara deve avere un respiro pluriennale. Ci sono infatti strumenti, come il Piano del Parco, il cui aggiornamento tecnico è già concluso e necessita però della validazione di un organo politico collegiale quale il Consiglio direttivo. Tutti riconoscono periodicamente che il Parco dell’Asinara è un’eccellenza per tutto il Mediterraneo. Ma nel frattempo la politica continua a discutere e a fare ritardare le nomine e a bloccare pratiche, comprese quelle che riguardano il lavoro di 350 operatori che offrono da anni servizi sull’isola.

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