«Lotto contro il cancro, dipingo, vivo. E non ho più paura»
Sara Marcella, 39 anni: l’arte è la mia forza in questa battaglia
Porto Torres Si chiama Sara Marcella Occulto, ha 39 anni, è di Porto Torres, è sposata e ha una figlia di 10 anni. Sara Marcella vive nella Nurra, a Palmadula, ed è una delle tante donne e madri che lotta contro il cancro al seno, una delle patologie tumorali più diffuse del pianeta. La malattia la combatte con le cure, la volontà e un'altra arma originale: l'arte. Sara Marcella infatti ha sempre dipinto sin da piccola e partecipato a concorsi, diplomandosi in quella fucina di talenti che è sempre stato il liceo Filippo Figari di Sassari. «Grazie a questa passione ho superato i momenti più bui, che in questi anni sono stati tanti - racconta la donna -. Ho quasi sempre disegnato a matita, in bianco e nero, specie i volti di persone. Nella disperazione i colori nella mia mente cambiavano. Ed erano passionali, attaccati alla vita: il giallo, il rosso, il rosa e il fucsia. Pensavo anche ai miei artisti preferiti: Picasso e Caravaggio. Alle loro opere con i miei colori, che mi davano la forza».
La malattia per Sara si è svegliata nel luglio 2021, quando aveva appena aperto lo studio di massaggi olistici, in cui con regolare corso si era specializzata: «Dopo i controlli e gli esami il ricovero all'ospedale di Sassari – racconta la donna -. La situazione è grave. Ho un cancro. Non c'è tempo da perdere. Grazie all'amore e impegno della dottoressa Pinella Serra mi trasferiscono ad Abano Terme. Il 9 novembre mi operano, guidati dal professor Stefano Martella. Mi portano via tutto e mi salvano la vita. Sono contenta fuori, ma piango in silenzio. So che non è finita. Ho paura di lasciare sola la famiglia e di non poter più disegnare».
Il calvario continua. «Inizia la chemioterapia. Da dicembre a luglio 2022. Le cure mi buttano a terra. Cerco di disegnare. Nei momenti di depressione occhi piangenti. Ma non è finita. Dopo la chemio inizio la radioterapia. Che mi brucia la pelle e l'anima. Riesco però a disegnare il murale dello studio di massaggi, anche se nel 2023 non sto bene, è un inizio di depressione». La malattia però sembra sconfitta. «Gli esami istologici e gli altri vanno bene per tutto il 2024. Il male non si risveglia più. Ma sono certamente più debole di prima. A volte non ho forza per occuparmi delle faccende domestiche più dure, riprendo però il lavoro di massaggiatrice - continua l'artista -. E disegno. Presto farò una mostra delle mie opere. Ho anche costruito una bambola che vorrei esporre. È fatta interamente di carta riciclabile. Il suo viso è bianco e rappresenta la purezza. Che si aggiunge agli altri stati d’animo che ho sempre voluto rappresentare: la forza, la protezione e l'amore».
Per Sara Marcella Occulto arriva anche un piccolo aiuto: una pensione mensile di 300 euro. «Non so però se ridere o piangere per la somma che mi è stata riconosciuta». Sara Marcella da mesi segue la terapia ormonale, e non è semplice. La fa andare in menopausa, per non fare risvegliare cellule pericolose. Ma purtroppo per la donna non è finita. Ha bisogno di un altro intervento, poi un altro ancora, da eseguire all’ospedale Brotzu di Cagliari. «La pelle del seno si è bruciata, la devono ricostruire con altra pelle che mi preleveranno dai fianchi e poi devono mettere i seni stessi in asse». L'ennesima prova di questi anni difficili. «Nel frattempo sto cercando a Porto Torres la sede per esporre i miei quadri e le mie creazioni di queste stagioni - conclude Sara Marcella -. Mi devono dare alcune risposte. Lavoro, dipingo. E non ho più paura».