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Sassari

Cronaca

Voleva fare una strage di carabinieri, il 64enne resta in carcere: l’interrogatorio, le novità, la ricostruzione

di Luca Fiori
Voleva fare una strage di carabinieri, il 64enne resta in carcere: l’interrogatorio, le novità, la ricostruzione

Ecco cosa ha detto l’uomo davanti al gip Sergio De Luca

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Sassari Rimane in carcere a Bancali l’uomo che martedì notte voleva fare una strage di carabinieri a Ozieri. Il 64enne, è comparso stamattina davanti al giudice delle indagini preliminari Sergio De Luca e ha ammesso di aver preparato lui il dispositivo per far saltare in aria la sua abitazione, ma ha aggiunto che era solo una simulazione. Assistito dall’avvocato Antonella Chirigoni, ha anche pianto davanti al Gip, dicendo di sentirsi perseguitato dai carabinieri. Il giudice ha convalidato l’arresto e ha disposto la custodia in carcere.

Martedì 29 aprile l’uomo ha saturato di gas il suo appartamento e poi ha chiamato il 112 dicendo: «ho ammazzato mia moglie», ma aveva preparato in realtà con cura una trappola contro le forze dell'ordine, che odia perché ritiene che siano responsabili della separazione dalla moglie, che anni fa lo aveva denunciato per maltrattamenti.   Per questo cercava una sua personale vendetta. 

All'interno della casa in una palazzina di Ozieri di via Meridda, nel quartiere Tramentu, aveva sistemato un innesco azionabile a distanza. Lui, aspettando l'arrivo dei carabinieri, si era nascosto in un bunker sotterraneo scavato con le sue mani nel cortile, pronto a far saltare per aria l'appartamento con un telecomando. Qualcosa poi lo fatto desistere all'ultimo momento. Dopo che i vigili del fuoco hanno sfondato la porta d'ingresso della casa dove si temeva di trovare la moglie del 64enne uccisa, chiuso il gas e costatato che nell'appartamento con c'era nessuno, gli uomini dell'Arma hanno subito capito che si trattava di una trappola. Hanno così rintracciato telefonicamente la donna, che vive in un altro comune, è verificato che stesse bene. 

Dopo circa un'ora di allarme generale, con gli abitanti del quartiere chiusi in casa perché si temeva che l’uomo fosse armato, i militari della Compagnia di Ozieri, guidati dal maggiore Gabriele Tronca, hanno scovato l'uomo nascosto nel suo bunker sotterraneo e lo hanno arrestato senza che lui opponesse resistenza. Pochi giorni fa il 64enne era stato condannato dal Tribunale di Sassari perché ritenuto responsabile del danneggiamento della lapide commemorativa del carabiniere Walter Frau, ucciso a Chilivani nel 1995 in uno scontro a fuoco con una banda di rapinatori che stava preparando l'assalto a un portavalori.

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