Ausiliari ospedalieri, sbloccato il Premio Covid
Si chiude una lunghissima battaglia cominciata nel 2021: ecco a quanto ammonta il contributo
Sassari Due anni dopo la fine della pandemia, anche gli ausiliari sanitari impiegati nelle strutture sanitarie del Nord Sardegna attraverso ditte esterne riceveranno il Premio Covid. Si chiude così un’ingiustizia che ha tenuto in sospeso per anni 688 ausiliari, ai quali sarebbe spettato un premio da mille euro per lo straordinario impegno messo in campo negli anni difficilissimi della pandemia. Quando il loro contributo, così come quello di tutto il personale sanitario, fu decisivo per tenere in piedi un sistema che altrimenti avrebbe rischiato il collasso, con conseguenze disastrose per la collettività.
Con una delibera firmata dal direttore generale dell’Ares Giuseppe Pintor, è stato finalmente sbloccato il pagamento dei fondi – circa 696mila euro – che andranno ripartiti fra 111 ausiliari impiegati nella Asl di Nuoro, 215 che avevano lavorato nelle Asl di Sassari e Oristano e 310 impiegati presso gli ospedali di Sassari e Alghero e le cliniche universitarie gestiti dall’Aou.
688 ausiliari impiegati presso ditte esterne, rimasti fino ad oggi gli unici ai quali non era stato consegnato il Premio Covid che era invece andato a tutti i lavoratori della sanità sarda. «Non posso che esprimere soddisfazione per questa delibera, ed affermare che finalmente siamo arrivati alla conclusione di questo lunghissima e travagliata vertenza – commenta Gianluigi Onida coordinatore degli ausiliari ospedalieri delle ditte Epm e Multiservice per le strutture delle Cliniche Universitarie e dell'ospedale Marino di Alghero -. Questo premio Covid arriva come riconoscimento agli ausiliari che durante la pandemia hanno prestato servizio ed erano rimasti gli unici esclusi da questo riconoscimento».
La delibera Ares arriva al termine di una lunghissima battaglia politica, cominciata quattro anni fa, nel 2021, quando gli ausiliari delle ditte esterne avevano scoperto di essere rimasti esclusi dal premio. Da allora, diverse le sollecitazioni arrivate dall’allora opposizione di centro sinistra in consiglio regionale, a cominciare dagli allora consiglieri Antonio Piu e Desirè Manca. Gli ultimi a intervenire sull’argomento, i Riformatori, con una interrogazione all’assessore Bartolazzi. Dopo quattro anni, finalmente la battaglia è conclusa.