Eleonora, la sorella di Mario: «Finalmente risposte, io cerco verità e giustizia»
La svolta nell’omicidio Sedda a Porto Torres: «Ho giurato che non avrei lasciato solo mio fratello, andrò avanti sino alla fine»
Porto Torres Coraggio, resistenza, voglia di giustizia, ricerca della verità e quella promessa fatta: «Ho giurato che Mario non l’avrei lasciato solo e andrò avanti sino alla fine, fosse anche l’ultima cosa che faccio». Eleonora, sorella di Mario Sedda, è a lavoro fuori dalla città quando le arriva il primo segnale che c’è stata una svolta nelle indagini e dopo quattro anni qualcosa si muove. Non se l’aspettava ora, a pochi giorni dalla festa dei Martiri, ma non ha mai perso la fiducia, anche se in certi momenti quel silenzio l’ha fatta sentire sola, con quel dolore che scava dentro.
«La mia famiglia mi ha insegnato a non arrivare a conclusioni affrettate – dice Eleonora Sedda – e a saper aspettare, perché la giustizia deve fare il suo corso. In questo caso non è semplice, perché la rabbia e il dolore negli anni hanno rischiato di prendere il sopravvento. Ma io non mi sono fatta trascinare, ho chiesto che non si spegnessero le luci sulla morte di mio fratello, un diritto non solo per me ma per tutta la città di Porto Torres. Una realtà che non merita di avere altri omicidi irrisolti, quando succedono fatti così gravi c’è bisogno di risposte, di certezze perché girare la faccia dall’altra parte non può essere la soluzione».
Fatica, rispetto, voglia di andare avanti perché se ti fermi fai il gioco di chi vuole distruggere e non aiuti chi ha ancora il sogno di costruire comunità dove se esci di casa e sei in difficoltà non trovi gente che ti ammazza ma che ti aiuta, o chiede ad altri di farlo. Parole semplici velate di tanta tristezza, ma anche un pensiero alla sua città, a quella Porto Torres dove vale ancora la pena di insistere per costruire un futuro migliore. «Ho fiducia in coloro che non si sono mai fermati e che stanno ancora lavorando affinché venga fatta giustizia e restituita piena dignità a Mario. Se la merita perché era una persona buona: io cerco la verità, non una verità, l’ho detto fin dal primo momento e non ho cambiato la mia posizione».
La notizia dell’arresto del 20enne per ora Eleonora non la vuole commentare: «Non faccio processi, è un compito che spetta ai giudici. Mi conforta invece sapere che Porto Torres è una città fondamentalmente sana, dove ci sono persone che stanno dalla parte della verità, che collaborano per la giustizia. Questa è una cosa che voglio sottolineare, poi come andrà a finire lo vedremo più avanti. Leggo che a Mario sarebbero state fatte cose terribili, ammazzato in modo atroce. Però so che è cominciato il tempo delle risposte, per noi, per gli amici di Mario, per la comunità. C’è bisogno di ritrovare un po’ di pace. Io guardo avanti, sempre dalla parte di Mario, poeta di strada umile ma con una grande ricchezza nel cuore».