Candelieri: ecco le nuove regole per bancarelle, gazebo, suolo pubblico
Il Comune punta a mantenere l’autenticità della manifestazione evitando eccessi
Sassari Il timore diffuso dopo gli eccessi degli ultimi anni era che, a contorno della Faradda, si potesse scadere in situazioni molto più simili a una sagra o a una festa della birra. Manifestazioni rispettabilissime che però con la discesa dei Candelieri hanno poco a che fare, tanto più che l’Unesco monitora costantemente gli eventi ai quali concede il proprio nome. E fatto salvo che il 14 agosto l’aspetto religioso si fonde con quello della grande festa in un mix difficilmente replicabile in altri luoghi e, concesso che in questa giornata non si è mai brindato con l’acqua e che le bancarelle e le postazioni di ristoro sono parte integrante della Faradda, il Comune ha deciso di avviare un’operazione di riordino con una serie di regole che entreranno in vigore già nella prossima edizione. Il tutto, sembra di capire, anche nell’ottica di continuare a modellare una Faradda in versione sempre più d’esportazione e spendibile in chiave turistica.
Le nuove linee L’idea del Comune è stata quella di ridefinire le aree da dare in concessione alle numerosissime attività ambulanti che affollano alcune aree prospicienti il percorso e dove si possono acquistare cibo da strada e bevande. In aggiunta, saranno previste alcune zone in cui la concessione del suolo pubblico servirà anche per allestire tavoli e panche, così da favorire più ordine nella somministrazione e nel consumo di cibi e bevande. Per evitare, appunto, l’effetto-sagra e preservare il decoro, è stato inoltre stabilito che i gazebo degli operatori commerciali dovranno essere bianchi, senza loghi o marchi e in buono stato. Infine, i termini di pagamento per poter usufruire della concessione saranno perentori.
La delibera approvata dalla giunta ieri mattina va in una direzione ben precisa: «Mettere ordine significa anzitutto consentire agli operatori di concorrere e di lavorare secondo regole uguali per tutti – spiega l’assessore alle Attività produttive Lello Panu –. Ci siamo attivati per tempo al fine di consentire a chiunque di prendere atto delle novità e di organizzarsi». Per l’assessore è centrale anche un altro aspetto: «Manifestazioni di questa portata devono e possono rappresentare un’opportunità per tutte le attività commerciali, quelle ambulanti e quelle che si trovano nell’area della Festa – dice Panu – lavoriamo insieme perché la città possa mettere in mostra il meglio di sé in una circostanza così straordinaria».
Una bella vetrina «Senza snaturarne lo spirito e la spontaneità, che sono tratti caratteristici della nostra Festa Grande e che la rendono così suggestiva e unica, vogliamo immaginare una Faradda sempre più esportabile nei circuiti turistici internazionali, dandogli un aspetto più ordinato, rendendola sempre più fruibile e assicurando le migliori condizioni di sicurezza, a misura di tutte e di tutti», spiega il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia. Il quale si prepara adesso a un importante confronto anche con i pubblici esercenti e con il relativo sistema associativo. Ai commercianti il Comune vuole ribadire la volontà di assicurare all’appuntamento della discesa dei Candelieri lungo il loro percorso una “quinta” più ordinata e omogenea. È questo lo spirito che ha motivato la decisione di stabilire che i gazebo dovranno essere tutti uguali, bianchi e senza loghi pubblicitari, sia per quanto riguarda gli operatori commerciali che le associazioni e gli hobbisti. Da ultimo, Palazzo Ducale ha stabilito che sarà previsto un termine perentorio per il pagamento del suolo pubblico. In base a quest’ultima determinazione, chi non adempirà nei termini indicati perderà l’assegnazione dello stallo.
Spazi rivisitati Recependo le istanze presentate da numerosi addetti ai lavori e accogliendo una specifica richiesta del sindaco e del suo esecutivo, gli uffici di via De Muro hanno pertanto ridisegnato la mappa delle bancarelle, eliminando alcuni stalli in via Artiglieria e recuperando nuovi spazi in corso Vico e in via XXV aprile. In piazza Santa Maria, in via XXV aprile e in piazza della Stazione gli stalli saranno più grandi e il costo della concessione per il suolo pubblico sarà maggiore, ma questo consentirà di sistemare tavoli e sedute all’interno dello stallo, di fronte alle postazioni dove viene preparato il cibo.